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Matteo Zurloni da Cassano D’Adda alle Olimpiadi 2024: “Milano è la città migliore per l’arrampicata”

“Un giorno, durante una passeggiata, abbiamo visto delle persone che scalavano e mi sono incuriosito. Avevo 5 anni”: a Fanpage.it il campione di arrampicata Matteo Zurloni, 22 anni, racconta i suoi allenamenti milanesi.
A cura di Giorgia Venturini
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L'Italia farà il tifo anche per Matteo Zurloni, 22 anni, alle prossime e imminenti Olimpiadi di Parigi 2024. Il campione di arrampicata si presenta tra i favoriti: nel 2023 a Berna e a soli 21 anni ha infranto prima il record europeo e poi ha conquistato il titolo di Campione del mondo speed. Zurloni, atleta delle Fiamme Oro, è nato a Segrate e vive con la sua famigli a Cassano D'Adda. Nelle palestre e sulle montagne della Lombardia ha coltivato la sua grande passione per l'arrampicata. Ed è qui che è iniziato tutto. A Fanpage.it ha raccontato la sua "storia" con la sua città.

La vittoria ai campionati mondiali di Berna di Matteo Zurloni nel 2023
La vittoria ai campionati mondiali di Berna di Matteo Zurloni nel 2023

Come è nata la tua passione per l'arrampicata?

La mia famiglia ha da sempre una casa in montagna, a Campitello di Fassa, e quindi fin da piccolo andavo in vacanza lì. Mio nonno era iscritto al Club Alpino Italiano di Cassano D’Adda e ha scalato le vette delle Dolomiti. I suoi racconti della montagna da bambino mi hanno sempre affascinato. Lui ha trasmesso la passione a mio padre che, a sua volta l’ha "passata" prima a mia madre e poi a noi figli.

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Dove è stata la tua prima palestra: cosa ricordi di quel periodo?

Un giorno, durante una passeggiata, abbiamo visto delle persone che scalavano e mi sono incuriosito. Uno degli arrampicatori, essendo un istruttore della palestra locale, ha detto a mia madre di portarmi a provare. Avevo 5 anni. E così ho iniziato.

Una volta tornato a Milano mi hanno iscritto a un corso di arrampicata e a 7 anni ho partecipato alle prime competizioni. Inizialmente praticavo anche nuoto, ma poi l’arrampicata sportiva ha avuto la meglio.

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A Milano ci sono abbastanza palestre per praticare l'arrampicata anche a livello amatoriale?

Sì, è una delle città con più offerta da questo punto di vista (ndr: quasi 10.000 tesserati solo a Milano e n. 19 società di arrampicata affiliate FASI nella provincia di Milano). Sarei felice se il mio risultato a Berna e la partecipazione mia e delle altre 3 atlete azzurre a Parigi 2024 fosse da stimolo per chi vuole cimentarsi nel nostro sport, di cui sono anche allenatore (per i ragazzi giovani).

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Qual è il posto che più ami delle tue zone quando hai tempo libero?

Quando ho tempo libero giro per il mio paese con i miei amici, facciamo una passeggiata lungo i parchi e lungo il fiume in mezzo alla natura, c’è molto verde a Cassano d’Adda.

Qual è la prima cosa che fai dopo una gara quando torni a casa?

Post gara di solito il giorno successivo è di riposo, quindi mi gusto un bel po’ di cibo goloso! E tendenzialmente mi riguardo le dirette della gara.

Come stai vivendo questi giorni pre-olimpici?

Sto cercando di rimanere molto focalizzato sui miei allenamenti e mantenere una routine quanto più regolare. A volte vedo anche gli amici e la mia ragazza ma senza fare tardi.

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Il mio allenamento è composto dal lavoro in palestra, focalizzato sull’esplosività e la rapidità del gesto, e il lavoro in parete, dedicato alla tecnica. Si analizza il percorso centimetro per centimetro e si ripete tantissime volte la successione dei movimenti: la salita deve diventare quasi un automatismo. Col tempo ho imparato a concentrarmi e a darmi più fiducia e motivazione, in passato ero il primo a dubitare delle mie possibilità.

Arrivare alle Olimpiadi da Campione del Mondo porta tutti ad avere grandi aspettative da me. Ai Mondiali sono riuscito a fare quello che dovevo nel giorno giusto, ma non sempre si riesce a tirare fuori la prestazione migliore nell’occasione migliore. Conosco le potenzialità dei miei avversari e non ho la presunzione di essere il più forte. Sono molto motivato perché so che sono migliorato rispetto al Mondiale e non vedo l’ora di confrontarmi con gli atleti più veloci del pianeta.

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