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Massimo Riella, l’uomo evaso durante una visita alla tomba della madre: condannato a 8 anni per rapina

Massimo Riella, l’uomo che era balzato agli onori della cronaca a marzo 2022 perché era evaso durante una visita al cimitero e catturato quattro mesi più tardi, è stato condannato in maniera definitiva a otto anni di reclusione per rapina nei confronti di una coppia di anziani.
A cura di Ilaria Quattrone
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Massimo Riella, l'uomo che era balzato agli onori della cronaca a marzo 2022 perché era evaso durante una visita alla tomba della madre, è stato condannato definitivamente a otto anni di carcere per la rapina ai danni di una coppia di anziani di Gravedona (Como).

A stabilirlo, come riportato dal quotidiano Il Giorno, è stata la Corte di Cassazione di Roma. I giudici hanno rigettato il ricorso che era stato presentato dall'avvocata Roberta Minotti.

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Riella era finito in carcere perché accusato di una rapina pluriaggravata che è stata commessa il 9 ottobre 2021 a casa di due anziani. Entrambi, una donna di 88 anni e un uomo di 91, sono stati aggrediti e minacciati con un coltello. Il tutto per portare via ottocento euro. Riella era stato identificato alcune settimane dopo, arrestato e trasferito nel carcere di Como. A gennaio 2022 era salito sul tetto del carcere in segno di protesta: l'uomo ha sempre sostenuto di non essere stato lui a commettere la rapina e di essere stato incastrato.

A marzo invece era evaso mentre veniva accompagnato sulla tomba della madre nel cimitero di Brenzio. Dopo quattro mesi di fuga – con tanto di lettera indirizzata al giudice in cui sosteneva la propria innocenza – era stato catturato in Montenegro. In primo grado, il Tribunale di Como ha condannato a Riella a nove anni di reclusione.

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Si era poi aperto il processo davanti alla Corte d'Appello che aveva portato a una condanna a otto anni di reclusione. Infine, quello in Corte di Cassazione che ha confermato la sentenza dei giudici di secondo grado.

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