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Massalengo, sindaco denuncia un’auto abbandonata per strada: imprenditore lo prende a schiaffi

Severino Serafini, sindaco leghista di Massalengo, in provincia di Lodi, è stato aggredito per strada e preso a schiaffi da un noto imprenditore locale. L’aggressore non avrebbe gradito un post in cui il sindaco denunciava la presenza per strada di un’auto ormai ridotta a un rottame, abbandonata da tempo nonostante le segnalazioni del Comune. Solidarietà a Serafini è stata espressa da diversi esponenti della Lega.
A cura di Francesco Loiacono
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Il sindaco di Massalengo, comune in provincia di Lodi, è stato aggredito per strada da un noto imprenditore del posto, che lo ha preso a schiaffi. L'episodio, riportato dai quotidiani locali, è avvenuto nella mattinata di ieri, martedì 11 maggio, davanti all'ufficio postale del paese. L'imprenditore autore dell'aggressione, un episodio derubricato dallo stesso sindaco Severino Serafini più a un'intimidazione che alla volontà di fare male, non avrebbe gradito un post pubblicato sulla bacheca del primo cittadino, in cui Serafini denunciava la presenza per strada di un'auto ormai ridotta a un rottame, abbandonata da tempo nonostante gli inviti a rimuoverla da parte del Comune.

La vettura apparterrebbe alla famiglia dell'imprenditore, che ieri mattina si è avvicinato al sindaco e, dopo avergli detto che stava infangando la sua famiglia, gli ha mollato due ceffoni davanti allo sguardo attonito della responsabile dell'ufficio postale. Il sindaco, che non ha avuto bisogno di farsi medicare, dopo l'episodio si è recato alla stazione dei carabinieri di Borghetto Lodigiano per sporgere denuncia nei confronti dell'imprenditore.

La solidarietà di diversi esponenti della Lega

Nel frattempo diversi esponenti politici soprattutto della Lega, partito di appartenenza del sindaco, hanno espresso solidarietà a Serafini: "Da assessore regionale e cittadino residente nel Comune di Massalengo esprimo la mia più sentita solidarietà al sindaco Severino Serafini per l’aggressione-minaccia subita – ha scritto su Facebook l'assessore regionale alla Protezione civile Pietro Foroni -. Trovo molto grave quanto avvenuto anche perché risulta essere stata una reazione ad una legittima denuncia del primo cittadino nel chiedere il rispetto delle regole a tutti i cittadini, anche quelle regole di lotta al degrado e rispetto dei beni pubblici. Mi auguro che chi di competenza faccia luce il prima possibile sull’accaduto perché certi episodi di intimidazione non si ripetano". Solidarietà anche dalla sindaca di Lodi Sara Casanova e dall'assessore regionale allo Sviluppo economico Guido Guidesi: "Legalità, senso civico e servizio.Continua a lavorare come stai lavorando Seve, per la nostra gente e per la nostra terra.Continuiamo, tutti insieme, a testa alta".

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