video suggerito
video suggerito

Massacra di botte la madre, resta in carcere Ruben Andreoli: “Può uccidere in modo imprevedibile”

Resta in carcere Ruben Andreoli, il 45enne che lo scorso 15 settembre ha massacrato di botte la madre Nerina Fontana nel loro appartamento di Sirmione. L’omicidio efferato nato da una discussione casalinga. “Il clima era sempre stato sereno”, ha dichiarato la moglie. Ma emergono adesso recenti tensioni tra madre e figlio.
A cura di Francesca Del Boca
59 CONDIVISIONI
Ruben Andreoli e Nerina Fontana
Ruben Andreoli e Nerina Fontana

Resta in carcere Ruben Andreoli, l'uomo di 45 anni che lo scorso 15 settembre ha massacrato di botte la madre dopo una semplice lite domestica nel loro appartamento di Sirmione (Brescia). "Può uccidere in modo del tutto imprevedibile e senza alcuno scrupolo”, le parole del gip, riportate nella convalida del fermo. "Ha dimostrato la totale incapacità di inibire i propri istinti violenti e manifestato contro la madre un inaudito e crudele accanimento". E per questo l'uomo, fermato ora per omicidio volontario aggravato, è da ritenersi "soggetto altamente pericoloso per l'elevato rischio di ricaduta nel reato".

Un omicidio efferato, nato da una discussione casalinga come tante altre. E improvvisamente degenerato in un'aggressione violentissima: il quarantacinquenne si sarebbe infatti scagliato contro la madre 72enne prima insultandola e poi spingendola sul balcone, sferrandole calci e pugni, scaraventandola a terra e infine, pare, picchiandole ripetutamente il capo contro il pavimento e spargendo il suo sangue per tutto l'appartamento. A niente è servito l'intervento dei vicini, che hanno solo potuto assistere alla scena cruenta. "Basta, fermati", le loro grida nel vuoto.

Adesso resta solo da capire cosa covasse sotto l'atteggiamento apparentemente tranquillo del magazziniere di Sirmione, che fino a questo momento non avrebbe mai manifestato aggressività e prepotenza. "Il clima in casa era sempre stato sereno e mio marito non ha mai avuto reazioni violente durante le liti”, aveva dichiarato agli inquirenti la moglie dell'uomo, una donna di origini ucraine che condivideva lo stesso tetto di Ruben e della madre Nerina Fontana.

La discussione, secondo quanto ricostruito, sarebbe scaturita proprio dalla volontà dell'uomo di partire per la terra madre della moglie, duramente contestata dalla madre a causa del conflitto contro la Russia. La miccia, alcune "parole irrispettose" della madre nei confronti della nuora. Ma forse c'è molto di più. I rapporti tra madre e figlio pare fossero ormai freddi da una decina di giorni, e che la stessa Nerina Fontana avesse recentemente negato a Ruben l'accesso ai suoi conti correnti. Fuoco che bruciava sotto la cenere, esploso per un nonnulla.

59 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views