Mascherine Fippi donate al Kazakhstan, la replica dell’azienda: “Estranei alla donazione”
Dopo la pubblicazione dell'articolo "Lombardia, le mascherine pannolino in donazione al Kazakhstan: la Regione le paga una seconda volta", apparso su Fanpage.it il 10 settembre, l'azienda produttrice delle mascherine ha inviato la seguente replica:
"In relazione all'articolo apparso sull'edizione di Fanpage.it del 10 settembre 2020 si precisa che Fippi S.p.a. ha già da tempo cessato la produzione di mascherine e dopo la regolare esecuzione della fornitura ad Aria S.p.a. non ha più venduto mascherine né a quest'ultima né a Regione Lombardia. Fippi S.p.a. è dunque del tutto estranea alla donazione e ai pagamenti menzionati nell'articolo dei quali ha avuto conoscenza solo dall'articolo in questione. È inoltre tendenzioso e non attendibile quanto riportato nell'articolo, riprendendo i contenuti dell'esposto a suo tempo depositato da Adl Cobas, in merito alla qualità delle mascherine prodotte da Fippi S.p.a.
Come da tempo chiarito dalla Società, Fippi S.p.a. si era attivata a fronte dell'emergenza sanitaria per la diffusione del virus Covid-19 e a fronte dell'invito aperto di Regione Lombardia, producendo e fornendo mascherine sicure e protettive, certificate dal Politecnico di Milano ed autorizzate dall'Istituto Superiore di Sanità in relazione alle quali è stato altresì completato l'iter di certificazione Ce. A prescindere dunque dalle ragioni per le quali Regione Lombardia abbia deciso di non utilizzarle, le mascherine fornite dalla FIPPI S.p.A. sono dispositivi sicuri, ad alta capacità filtrante e conformi a tutte le norme tecniche di riferimento.
Firmato FIPPI S.p.a.".