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Mario Franchini, l’uomo che ha picchiato la bimba della compagna: “Volevo solo farla smettere di piangere”

Secondo l’ultima versione fornita al gip, l’uomo ha escluso di aver colpito la bimba con calci e pugni: sostiene di averla scossa per cercare di farla smettere di piangere.
A cura di Francesca Del Boca
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L'avrebbe solo scossa con veemenza, con l'unico intento di farla smettere di piangere. Questa è la versione che Mario Franchini, il muratore 28enne di Casarile (Milano) che sabato scorso ha mandato in ospedale la bambina di 9 mesi della sua compagna. E che adesso si trova davanti al gip di Pavia per difendersi dall'accusa di tentato omicidio aggravato.

"Ero disconnesso dal mio cervello"

"Ero disconnesso dal mio cervello", aveva già confessato l'uomo, subito dopo il fermo. "Non mi so spiegare perché sia successo". Adesso cambia versione. "L'ho solo scossa per farla smettere di piangere". Ancora prima, si era così giustificato davanti alle forze dell'ordine: "È caduta dal seggiolone".

La bambina in ospedale con fratture multiple

La piccola, che adesso si trova ricoverata all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, ha riportato in ogni caso fratture multiple, ferite e lividi. Ad accorgersene la madre della bambina, che quel pomeriggio del primo ottobre si trovava fuori casa per lavoro.

Ad accorgersene è stata la nonna

In quelle ore, la donna aveva provato a contattare di continuo il compagno per capire come stesse la figlia. Preoccupata perché Mario non rispondeva, aveva chiesto alla madre di andare a controllare. È stato così che la nonna ha trovato la nipote, in lacrime e con segni evidenti di percosse, e ha subito chiamato il 118. E i carabinieri.

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