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Mario Cattaneo assolto per aver ucciso un ladro nel suo ristorante, dopo 6 anni si apre una nuova indagine

Potrebbe riservare nuovi colpi di scena la vicenda giudiziaria di Mario Cattaneo, l’oste lodigiano che nel 2017 ha sparato e ucciso un ladro che tentava di rubare nel suo locale. Assolto in primo grado per legittima difesa, la Corte d’Appello richiederà una nuova perizia balistica.
A cura di Fabio Pellaco
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Servirà una nuova perizia balistica per fare ulteriore chiarezza sul caso di Mario Cattaneo, l'oste della provincia di Lodi accusato di aver ucciso nel 2017 un ladro entrato nel suo locale. Il 73enne era già stato assolto al termine del processo di primo grado.

Per i giudici di primo grado fu legittima difesa

Il fatto è accaduto nella notte tra il 9 e il 10 marzo di sei anni fa nella frazione di Gugnano nel comune di Casaletto Lodigiano. Cattaneo aveva subito un furto di sigarette nell'osteria che si trova proprio sotto la sua abitazione. Svegliato dall'allarme del negozio, era sceso in strada imbracciando uno dei suoi fucili da caccia da cui partì un pallino che colpì alla spalla sinistra uno dei ladri.

La mattina seguente Petre Marin Ungureanu, 32enne romeno, fu ritrovato senza vita davanti al cimitero della frazione abbandonato dai suoi complici. Secondo quanto stabilito dal primo processo, l'accusa di eccesso colposo di legittima difesa era caduta perché uno dei ladri aveva strattonato Cattaneo facendolo cadere. Le perizie eseguite dal Reparto Investigazioni Scientifiche (Ris) di Parma, su richiesta della Procura, e quella portata dalla difesa avevano stabilito che fosse stata proprio la caduta a favorire l'esplosione del colpo che ha ferito a morte il 32enne.

Una nuova perizia sulla traiettoria dello sparo

Dopo la sentenza di assoluzione pronunciata nel 2020, la Procura di Lodi era ricorsa in appello. Nell'aprile scorso si è aperto a Milano il processo di secondo grado dove sono stati risentiti i principali testimoni della vicenda.

La Corte d'Appello di Milano ha fissato una nuova udienza per il 23 ottobre durante la quale verrà assegnato l'incarico per una nuova perizia per determinare la traiettoria dello sparo. I giudici nomineranno Dario Redaelli, responsabile della balistica per la Polizia Scientifica di Milano.

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