Marinela, morta in chiesa dopo essere stata immobilizzata: non saranno sospesi i due vigili indagati
Non saranno sospesi i due agenti della polizia locale indagati per la morte di Marinela Murati, la donna di 39 anni che è deceduta dopo essere stata immobilizzata e ammanettata nella chiesa della Madonna Pellegrina in via Monti a Vigevano (Pavia). A rivelarlo è il quotidiano locale La Provincia Pavese. Entrambi sono stati iscritti al registro degli indagati nell'inchiesta per omicidio colposo aperta dalla Procura.
La dinamica della morte di Marinela Murati
Sulla base di quanto ricostruito fino a questo momento, la donna sarebbe entrata in chiesa in un presunto stato psico-fisico alterato. Avrebbe iniziato a manifestare "atteggiamenti molto bizzarri", come ha spiegato il parroco a Fanpage.it. Non avrebbe avuto, secondo il sacerdote, percezione del luogo in cui si trovava. Per questo motivo, sono stati chiamati gli agenti della polizia locale. La 39enne è stata così bloccata a terra e ammanettata. E proprio in quel momento si sarebbe sentita male. Sono stati chiamati gli operatori sanitari del 118, ma Murati è morta poco dopo.
Attesi i risultati dell'autopsia sul corpo della 39enne
L'autopsia svelerà cosa possa averne causato la morte. In particolare modo, si cercherà di capire se il decesso sia conseguenza delle modalità con cui la donna è stata bloccata o se sia avvenuto per cause naturali.
Ma chi era Marinela Murati? La donna, una 39enne, viveva in una casa Aler a Vigevano. Frequentava la Caritas della parrocchia e non aveva mai avuto atteggiamenti simili a quelli di venerdì 3 novembre. Sembrerebbe che del suo decesso, siano stati avvisati la mamma, la sorella, l'ex marito e una figlia.