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Femminicidio Maria Campai

Maria Campai uccisa a Viadana da un 17enne, i risultati dell’autopsia: “Prima strangolata e poi picchiata a morte”

La donna è stata prima strangolata e successivamente colpita alla testa, al volto e al torace con inaudita violenza. In carcere per il suo omicidio un ragazzo di 17 anni, conosciuto online, che aveva dichiarato: “Volevo vedere cosa si prova”
A cura di Francesca Del Boca
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Maria Campai, la 42enne ritrovata senza vita nel giardino di una casa disabitata a Viadana (Mantova) il 26 settembre scorso, è stata assassinata con inaudita violenza.

Un'aggressione durata pochi minuti ma di estrema brutalità, come testimonia l'esito dell'autopsia depositato nei giorni scorsi in Procura a Mantova: al contrario delle prime ricostruzioni la donna è stata prima strangolata con una mossa di wrestling e poi finita a mani nude con calci e pugni assestati con forza, nonostante i disperati tentativi di difendersi. Una "violenza inaudita" che le ha causato numerose fratture a cranio, sterno e costole. Impossibile stabilire invece se ci sia stato un rapporto sessuale tra vittima e carnefice: quando il corpo è stato ritrovato, a una settimana dalla denuncia di scomparsa presentata dai familiari, era già in uno stato di decomposizione avanzato.

Per l'omicidio si trova ora in carcere uno studente del paese, 17 anni, accusato di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere. I due si erano conosciuti su un sito di incontri online e avevano fissato un appuntamento nel garage di casa del giovane, adibito a palestra. Poi nessuno aveva avuto più notizie di Maria Campai, che viveva a Parma con la sorella.

Maria Campai (foto da Facebook)
Maria Campai (foto da Facebook)

"Volevo vedere cosa si prova", aveva dichiarato il 17enne durante l'interrogatorio. Per chi indaga, l'omicidio della 42enne romena sarebbe stato premeditato e probabilmente attuato davanti a richieste che la donna non aveva intenzione di assecondare. Ma non solo. Secondo quanto emerso dall'attività investigativa, nei giorni precedenti all'omicidio lo studente di Viadana avrebbe proprio cercato sul web "Come uccidere una persona", informazioni su sesso estremo e altre richieste del genere.

Il giovane, dopo aver aver ucciso con brutalità la donna conosciuta online, aveva poi spostato il corpo nell'adiacente giardino di una villa abbandonata, lasciandolo sotto un albero e ricoprendolo di foglie e arbusti per nasconderlo agli occhi dei passanti. Lì è rimasto all'aperto per sette giorni, durante i quali il 17enne ha condotto la sua vita come se nulla fosse, dividendosi tra la scuola e gli allenamenti. Fino al fermo dei carabinieri, che grazie all'indicazione della sorella della vittima l'hanno riconosciuto come responsabile della sparizione di Maria Campai.

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