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Marco Trampetti, l’architetto trovato morto in un corso d’acqua: l’autopsia esclude l’ipotesi omicidio

L’autopsia svolta sul corpo di Marco Trampetti, l’architetto di 58 anni trovato morto in un corso d’acqua, ha escluso l’ipotesi di omicidio.
A cura di Ilaria Quattrone
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Nella giornata di oggi, venerdì 16 febbraio, si è svolta l'autopsia sul corpo di Marco Trampetti. L'architetto di 58 anni è scomparso la sera del 4 febbraio dalla sua abitazione di Cesano Boscone (Milano). È stato poi trovato morto l'11 febbraio: il cadavere è stato individuato in un corso d'acqua nel parco dei Fontanili a Rho (Milano).

La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio, ma senza nessun iscritto al registro degli indagati. Questo è servito per poter disporre l'esame autoptico al fine di comprendere le cause del decesso.

I risultati dell'autopsia

Sulla base di quanto emerso in queste ore, il medico legale ha escluso l'ipotesi di un omicidio: non sono stati trovati segni di violenza esterni né di trascinamento o tracce riconducibili a terzi. Sarà effettuato un esame tossicologico che accerterà cosa possa aver portato alla morte. Durante un primo sopralluogo, eseguito dalla sezione Investigazioni Scientifiche del comando provinciale dei carabinieri di Milano, è stata trovata l'automobile di Trampetti. Il veicolo era regolarmente chiuso e non c'era alcun segno di scasso.

La sparizione

L'uomo è uscito da casa il 4 febbraio sera dopo una cena con il compagno e un amico. Ha accompagnato quest'ultimo nella sua abitazione, ma non è più rientrato. La famiglia ha presentato denuncia alcuni giorni dopo. Lo stesso compagno, durante un'intervista con la trasmissione Chi l'ha visto in onda su RaiTre, ha spiegato che il 58enne a volte si allontanava per qualche giorno, ma dopo uno o due giorni inviava un messaggio per rassicurare i familiari.

Non appena il cellulare è risultato spento, i paranti hanno lanciato l'allarme e presentato denuncia ai carabinieri. Sono partite subito le ricerche, terminate con il terribile ritrovamento.

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