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Marco Magagna ucciso dalla compagna Stella Boggio a Bovisio Masciago, i vicini: “Sempre grida e litigate”

Stella Boggio, 33 anni, ha sostenuto di aver reagito a mesi di maltrattamenti legati a un presunto abuso di alcol da parte del convivente Marco Magagna, 38 anni. Gli inquilini di via Tonale avevano più volte chiamato i carabinieri, e scritto una lettera all’amministratore di condominio: “Litigavano di continuo”
A cura di Francesca Del Boca
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Una giovane coppia bella e gentile, a detta di chi li incrociava per strada o per i corridoi. Una facciata dietro cui evidentemente si nascondevano problemi, scontri continui, violenza e gelosia. Fino alla nottata tra il 6 e il 7 gennaio, quando Stella Boggio, 33 anni, ha ucciso con una coltellata nel torace il compagno Marco Magagna, 38 anni, nell'appartamento che i due condividevano dal maggio scorso a Bovisio Masciago (Monza e Brianza). "Mi sono difesa, mi stava picchiando. Temevo per la mia vita, non volevo ucciderlo", sono state le parole di lei ai carabinieri. "Non ce la facevo più".

La versione della donna, che ha sostenuto di aver reagito a mesi di maltrattamenti legati a un presunto abuso di alcol da parte del convivente, resta al momento ancora tutta da ricostruire. Quel che è certo, però, è che da tempo gli altri inquilini del condominio di via Tonale lamentavano di urla, rumori forti e violenti litigi che provenivano dal trilocale del quarto piano dove abitavano i due con il loro cane (il figlio di 8 anni di lei, avuto da una precedente relazione, vive da un'altra parte). "Erano discussioni continue, a voce altissima", raccontano oggi agli inquirenti del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Desio. "Non erano normali litigi. Ma mai si poteva pensare a un esito simile".

I dirimpettai della coppia, nei mesi precedenti, avevano infatti chiamato più volte il 112. E addirittura scritto una lettera di protesta all'amministratore di condominio contro i rumori forti delle violente litigate. Mentre, al momento, non risultano segnalazioni di interventi alle forze dell'ordine o denunce da parte dei due. "Si sentivano le urla. Lei però era il più delle volte sorridente, sembrava solo un po' stressata. Quando li incrociavi insieme apparivano tranquilli". Stella Boggio, designer di interni per una celebre multinazionale, intorno alle 2.30 del 7 gennaio uccide il compagno, operaio in un'azienda del territorio, con un solo fendente dritto al petto. Il corpo di lui, ormai senza vita, viene trovato dai militari in soggiorno, riverso a terra. Per lui non c'è più niente da fare, e i soccorritori non possono fare altro che dichiararne il decesso.

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