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Marco D’annunzio, il medico accusato di abusi sessuali. Una delle pazienti: “Ero come paralizzata”

“Non pensavo di correre pericoli”, “Ero come paralizzata”, “Ero andata lì per una visita all’orecchio”: sono solo alcuni dei racconti delle giovani pazienti che sarebbero state violentate da Marco D’Annunzio, il medico arrestato per abusi sessuali.
A cura di Ilaria Quattrone
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Quello che emerge dalle loro testimonianze, è un racconto agghiacciante: giovani donne che si trovavano dal medico per una semplice visita, ma che invece sarebbero state abusate. A finire agli arresti domiciliari è il dirigente Marco D'annunzio, 43enne e responsabile dell'ambulatorio Crh-Mts dell'Agenzia di tutela della salute di Milano. L'uomo è accusato di almeno sei abusi che sarebbero stati commessi tra agosto 2021 e febbraio 2022: medico infettivologo ed esperto in malattie sessuali, svolgeva dei controlli ginecologici pur non avendone l'obbligo e senza la presenza di un infermiere, necessaria in casi come questi.

"Non pensavo di correre pericoli"

Una donna ha raccontato di come l'uomo le avesse fissato un appuntamento – avrebbe dovuto visitarla per un problema all'orecchio – in un centro pubblico durante l'orario di chiusura: dopo averla "visitata", l'uomo avrebbe espresso la volontà di volerla accompagnare a casa, probabilmente per proseguire con l'abuso, ma lei – approfittando di un momento di distrazione – è riuscita a scappare: "Non pensavo di correre pericoli", ha raccontato al procuratore aggiunto Letizia Mannella e al pubblico ministero Alessia Menegazzo.

Le visite ginecologiche non richieste

Un'altra vittima avrebbe descritto quanto avvenuto durante la visita: "Mi è venuto istintivo chiudere le gambe, ma lui le ha riaperte, provando a rassicurarmi. Gli avrei voluto rifilare un calcione, ma ero paralizzata". Per gli inquirenti, le vittime potrebbero essere molte di più. Nell'ordinanza di custodia cautelare, il giudice per le indagini preliminari Giulio Fanales, ha affermato che il 43enne avrebbe agito senza manifestare alcuno scrupolo: "Ragazze giovani e il più delle volte psicologicamente fragili".

L'uomo chiedeva il numero di cellulare alle sue vittime

Durante le visite, dove venivano fatte domande sulle abitudini sessuali, l'uomo chiedeva anche il numero di cellulare: il medico scriveva alle vittime sia per dare informazioni sugli esami e poi per fare domande sulla loro vita intima chiedendo addirittura foto delle parti intime per capire "come mai l'infezione non fosse guarita". D'Annunzio ad agosto aveva ricevuto una segnalazione anonima tanto che la stessa Ats aveva avviato un'indagine interna. A dicembre poi la prima denuncia che ha consentito agli inquirenti di ricostruire un quadro più chiaro: il medico adesso è stato sospeso.

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