Mappa delle temperature a Milano: dove fa più caldo e dove si sta più freschi
Ormai è evidente. Più case, palazzi e asfalto ci sono, più la morsa del caldo diventa opprimente. Più alberi, prati e parchi ci sono, più è possibile trovare scampo all'afa della città. Lo dicono gli esperti, e ultimamente l'ha dimostrato persino una foto scattata dallo spazio.
È il fermo immagine di un luglio bollente che, secondo i dati raccolti dalla Fondazione Osservatorio Meteorologico Milano Duomo, ogni anno alza sempre di più la fiamma. La temperatura media dei primi 13 giorni di luglio è stata circa 3 gradi sopra la media del periodo 1990-2020, e quasi 4 gradi superiore al trentennio precedente. Per intenderci, nel luglio dal 1960 al 1990 la temperatura media del mese si aggirava intorno ai 24 gradi: adesso è intorno ai 28.
E proprio in questi giorni un nuovo anticiclone di origine tropicale, probabilmente il più caldo dell'anno, sta dominando in città – e qui rimarrà ancora per una settimana, almeno fino al 23 o al 25 luglio. Rischio 40 gradi? Forse no, visto che non è mai successo: il record termico milanese, registrato l'11 agosto del 2003, si è fermato infatti "solo" a 39,8 gradi.
E dunque, in questo contesto, quali sono le zone più fresche a Milano e quali le più calde?
I quartieri più caldi a Milano
Parlano le centraline. Le zone più torride a Milano sono quelle più urbanizzate, con poco verde o lontane dalla campagna. In testa c'è Bovisa, con una temperatura media di 27,9 gradi, insieme al quartiere Sarpi (27,7). Il Centro e Bicocca si collocano a 27,6 gradi, zona Bocconi a 27, 5 gradi. Colpa dei palazzi alti e dell'asfalto che lascia poco spazio alla vegetazione.
I quartieri più freschi
Al contrario invece le zone con più verde, che offrono un riparo dal caldo infernale. I quartieri più freschi sono così Città Studi (27,2 gradi), la periferia a sud e la punta ovest Forze Armate. E se il primo quartiere gode di grandi viali ombreggiati dagli alberi, gli ultimi due beneficiano della vicinanza alla campagna: il primo, ai campi che si estendono verso il Lodigiano, e il secondo al parco delle Cave.