Mantide di Parabiago, indagato un vigile: avrebbe fornito informazioni usate per l’omicidio di Fabio Ravasio
Otto persone sono state arrestate per l'omicidio di Fabio Ravasio, travolto e ucciso con una Opel Corsa lo scorso 9 agosto mentre tornava a a casa a Magenta (nella Città Metropolitana di Milano) in bicicletta, tra cui la compagna della vittima, Adilma Pereira Carneiro. Da ieri, c'è anche un nuovo indagato: un vigile urbano che secondo l'accusa avrebbe fornito informazioni proprio alla 49enne, che poi le avrebbe utilizzate per pianificare l'assassinio del 52enne.
Il ruolo del vigile
Assistito dagli avvocati Diana Rossi e Luca Borsani, l'agente di polizia locale è rimasto per più di tre ore nell'ufficio del pubblico ministero Ciro Caramore e ne è uscito con un avviso di garanzia. Stando a quanto riportato da La Prealpina, gli investigatori gli avrebbero chiesto quando avrebbe iniziato a fornire a Carneiro le informazioni, se lei lo avesse messo esplicitamente al corrente dell'intenzione di uccidere il compagno e se lei si fosse rivolta a lui anche per il cambio di residenza registrato il giorno prima dell'incidente.
L'obiettivo degli inquirenti era, dunque, fare luce su quanta confidenza il vigile avesse con la donna e anche capire se l'agente ha avuto un ruolo nel compromettere il funzionamento di una delle telecamere piazzate lungo il tragitto che Ravasio stava percorrendo il 9 agosto.
Chi sono gli otto arrestati
Le indagini stanno, dunque, portando sempre più al centro il ruolo di Carneiro nell'omicidio di Ravasio, che sarebbe stato ucciso per l'eredità. Tutte le persone che sono state arrestate, infatti, farebbero parte della vita della 49enne: il figlio primogenito Igor Benedito, l'ex marito Marcello Trifone, l'amante Massimo Ferretti, l'amico Mirko Piazza, il fidanzato della figlia Fabio Lavezzo e il meccanico Fabio Oliva.
Carneiro, invece, non è stata ancora ascoltata. All'udienza di convalida davanti alla gip Anna Giorgetti la 49enne si avvalsa della facoltà di non rispondere e al momento non sarebbero previsti altri colloqui. Lei, comunque, potrebbe chiedere di essere sentita tramite il suo avvocato.