Manifestazione no green pass a Milano, le chat su Telegram: “Saremo una moltitudine, nessuno ci fermerà”
Quella che andrà in scena oggi, sabato 20 novembre, sarà la diciottesima manifestazione contro il green pass a Milano. Dopo quanto accaduto lo scorso weekend con l'impossibilità di poter entrare in piazza Duomo grazie ai presidi delle forze di polizia, sulle chat Telegram si rincorrono i messaggi di chi chiede di cambiare luogo, di trovare un modo per raccogliere più consensi e adesioni. Tanti altri invitano a restare uniti: "Sabato ritorneremo a essere una fiumana come sempre e nessuno ci fermerà". L'appuntamento è sempre lo stesso: a Piazza Fontana alle ore 17.
L'insuccesso dello scorso sabato
Per i no pass, l'insuccesso della scorsa settimana è da imputare "all'anomalia causata dal comizio di R. Kennedy Jr" che ha "diviso, in aree diverse e lontane tra loro, i manifestanti abituati a ritrovarsi ormai da tre mesi in Piazza Fontana". L'obiettivo delle Autorità sarà quello di mantenere un presidio nel centro città ed evitare che si creino cortei che provocano disagi alla circolazione, ma anche ai commercianti: "Se ci bloccano Duomo, andiamo da un'altra parte come sempre". Altri propongono ancora di invitare i manifestanti di altre province lombarde a confluire a Milano: "Proponiamo per un sabato di unirsi a noi". Alla fine sembrerebbe prevalere la linea dell'unione e di chi invita a non disperdersi in altre vie o piazze, ma di rimanere nel luogo di origine – Piazza Fontana – e soprattutto di "restare uniti": "Per questo, per i nostri fratelli e le nostre sorelle che hanno ricevuto, denunce, fogli di via, DASPO, intimidazioni e minacce di ogni genere e tipo, chiediamo a tutti i coraggiosi, di essere presenti questo sabato in piazza in maniera massiccia".
L'appello di ConfCommercio
A essere preoccupati dal corteo che potrebbe svolgersi oggi pomeriggio, è Confcommercio Milano che da settimana evidenzia come le manifestazioni abbiano creato un danno importante all'economia: "Domani, se dovesse prevalere la logica di cortei non autorizzati, il danno per il commercio – stimato dal nostro Ufficio studi – sarà di 4,2 milioni di euro. Un danno che, avvicinandosi sempre più il Natale, si alza progressivamente", ha affermato il segretario generale Marco Barbieri.