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Guerra in Ucraina

Manifestazione contro la guerra a Pavia, il sindaco: “Faremo la nostra parte accogliendo i profughi”

Manifestazione in solidarietà all’Ucraina oggi a Pavia. Il corteo, riunitosi in piazza Duomo, pieno centro storico del capoluogo di provincia, si è stretto in segno di solidarietà alla cittadinanza ucraina.
A cura di Filippo M. Capra
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Manifestazione in solidarietà all'Ucraina oggi a Pavia. Il corteo, riunitosi in piazza Duomo, pieno centro storico del capoluogo di provincia, si è stretto in segno di solidarietà alla cittadinanza ucraina, violentemente colpita dalla brutale invasione ordinata da Putin. Il sindaco di Pavia, Mario Fabrizio Fracassi, ha detto: "Siamo molto preoccupati per le tragiche vicende della guerra e vogliamo esprimere la nostra totale vicinanza alla comunità ucraina pavese".

Il sindaco di Pavia: Faremo la nostra parte per accogliere chi ha bisogno

La manifestazione è stata promossa dal Servizio per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso della Diocesi di Pavia, guidato da don Michele Mosa, e dal settimanale diocesano "il Ticino", con l'adesione di diverse associazioni del mondo cattolico pavese ed altre realtà culturali e sociali della città. Il primo cittadino, parlando dal palco allestito in piazza Duomo, ha poi aggiunto: "Condivido totalmente quanto dichiarato dalla senatrice Liliana Segre, che ha affermato che mai si sarebbe aspettata, nel 2022, di risentire ancora risuonare il rumore dei cannoni nel cuore dell' Europa. Quando le attribuimmo la cittadinanza onoraria di Pavia, due anni fa, la senatrice Segre si era augurata che non venissero più ripetuti i tragici errori commessi nel corso del Novecento. Purtroppo è successo ancora". Il sindaco ha quindi promesso che "Pavia cercherà come sempre di fare la sua parte nell'accoglienza di chi fugge dalle guerra: al Policlinico San Matteo sono già arrivati sei piccoli pazienti oncologici". Vicinanza anche da parte della Chiesa: il vicario generale della Diocesi di Pavia Luigi Pedrini ha letto un messaggio firmato dal vescovo Sanguineti. Presenti tanti parenti dei cittadini ancora bloccati in Ucraina.

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