Manifestazione a Milano il 24 febbraio 2024 per la Palestina: orari e percorso del corteo
Per sabato 24 febbraio è prevista una manifestazione nazionale a Milano per chiedere il "cessate il fuoco in Palestina e in tutte le guerre". Un corteo indetto da Si Cobas e dai sindacati di base che chiude i due giorni di mobilitazione a sostegno del popolo palestinese iniziati con lo sciopero generale del 23 febbraio. I manifestanti partiranno alle 14:30 da piazzale Loreto e termineranno il loro percorso in largo Cairoli.
Orari e percorso del corteo per la Palestina a Milano del 24 febbraio
Il ritrovo è stato fissato in piazzale Loreto, ma non si passerà per corso Buenos Aires. Il corteo, infatti, dovrà seguire un percorso inedito di fronte alle chiusure della Questura di Milano. Così si transiterà per via Andrea Doria e via Vitruvio, in zona Stazione Centrale. Dopodiché i manifestanti si dirigeranno verso Porta Nuova e proseguiranno il cammino fino a largo Cairoli.
L'intenzione degli organizzatori era quella di poter concludere la manifestazione in piazza Duomo. "Un genocidio come questo doveva essere consacrato da una manifestazione che poteva arrivare nel centro di Milano", aveva dichiarato uno degli esponenti della segreteria nazionale Cub durante la presentazione della mobilitazione, "ma ci hanno spiegato che il comitato per l'ordine e la sicurezza ha deciso da tempo di chiudere alle manifestazioni in piazza Duomo e piazza Scala".
Le motivazioni della manifestazione nazionale
La scelta del 24 febbraio come data in cui organizzare una manifestazione nazionale non è stata frutto di un caso. Due anni fa, infatti, ha avuto inizio la guerra in Ucraina e, in seguito a quanto sta accadendo in Palestina, per i Cobas c'è "necessità di ribadire l'opposizione di classe a tutte le guerre e a tutti gli schieramenti imperialisti".
Lo slogan di cui il corteo si farà promotore è "fermare il genocidio a Gaza", ma quello che viene richiesto è lo stop a tutte le guerre. Un "cessate il fuoco immediato, accompagnato dal ritiro dell’esercito israeliano da Gaza", si legge nel comunicato di Si Cobas, e un "no al riarmo e alle spedizioni militari".