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Mangia fiori velenosi scambiandoli per dente di leone, è morto Stefano Bonacina

Il 56enne di Calolziocorte Stefano Bonacina è morto dopo due giorni di dolori. Aveva mangiato fiori velenosi scambiandoli per dente di leone.
A cura di Enrico Spaccini
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Stefano Bonacina (foto da Facebook)
Stefano Bonacina (foto da Facebook)

Stefano Bonacina è morto dopo aver sofferto per due giorni di nausea e forti dolori allo stomaco. A causare quei malesseri sono stati i fiori di una pianta velenosa che il 56enne di Calolziocorte, in provincia di Lecco, aveva scambiato per tarassaco comune (o dente di leone). Bonacina è deceduto in ospedale nella serata di ieri, mercoledì 3 maggio.

Il piatto di fiori velenosi

I primi dolori sono comparsi nella serata di lunedì 1° maggio. Appassionato di botanica, quel giorno Bonacina aveva raccolto alcuni fiori che aveva poi bollito, forse pensando che così facendo avrebbe debellato l'effetto di eventuali piante nocive, e mangiato insieme ad altre verdure.

Subito dopo, ha iniziato ad accusare nausea e dolori allo stomaco. Quelli che aveva mangiato, infatti, non erano fiori di tarassaco che sono commestibili, ma altri tossici. Vedendo che quei dolori non passavano, martedì ha chiesto aiuto ai medici che hanno deciso di ricoverarlo all'ospedale di Merate.

Non passano molte ore che viene trasferito nel reparto di Terapia intensiva. I sanitari, nel frattempo, hanno contattato i consulenti del centro Antiveleni di Milano che hanno consigliato una terapia da seguire. Tuttavia, le sue condizioni sono progressivamente peggiorate fino alla morte.

Non è stata disposta l'autopsia

Bonacina era molto conosciuto. Appassionato di calcio, ha allenato per alcuni anni alla Polisportiva Foppenico ASD e poi alla ACD Calolziocorte. Entrambe le società hanno dedicato un messaggio di cordoglio per il loro collaboratore e la sua famiglia.

Il 56enne lascia una moglie e due figli che, per fortuna, quella sera non hanno mangiato quegli stessi fiori. Non è stata disposta l'autopsia e nemmeno altri accertamenti. Le cause del decesso sono già chiare.

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