“Manfrinati è pericoloso”: così scriveva il gip che aveva imposto il divieto di avvicinamento all’ex moglie
Marco Manfrinati, l'ex avvocato 41enne che lo scorso 6 maggio a Varese ha aggredito l'ex moglie a coltellate e ucciso il padre di lei che si era messo in mezzo per difenderla, era già stato ritenuto "pericoloso", "incapace di controllare i propri impulsi e di contenere la rabbia".
Così infatti, secondo quanto riporta il quotidiano locale La Prealpina, scriveva il 19 giugno 2023 l’allora gip di Varese Stefania Pepe nell’ordinanza con cui, nell’ambito del procedimento per stalking, aveva ordinato a Marco Manfrinati il divieto di avvicinamento all'ex moglie, al figlio e ai suoceri, Fabio Limido e Marta Criscuolo.
"Il pm Giulia Grillo aveva chiesto l'arresto", era stato lo sfogo di Marta Criscuolo. "Uno psichiatra addirittura l'aveva definito un buon padre, innocuo e inserito nella società. Il giorno dopo si è presentato sotto casa di mia figlia e l'ha minacciata di morte con un martello".
E ancora. "Mia figlia era fuggita il 2 luglio di due anni fa, e il divieto c’era da un anno", ha raccontato la donna, noto avvocato civilista in città. "Ha tagliato otto volte le gomme a mia figlia e mia madre, ha spaccato il vetro della macchina e il nostro cancello di casa, a volte anche alla presenza dei genitori".
Un incubo durato mesi e mesi. Una tragedia purtroppo annunciata. "Come sta adesso tuo marito?", si è rivolto Manfrinati all'ex suocera dopo "la mattanza", come è stata definita dai testimoni presenti in via Menotti quella mattina del 6 maggio.
I funerali di Fabio Limido, geologo di 71 anni morto sotto le coltellate dell'ex genero, sono in programma domani giovedì 16 maggio alle 15, nella basilica di San Vittore a Varese. "Ha dedicato tutta la vita alle figlie e alla famiglia", sempre le parole della moglie, ormai vedova. "L'ha fatto fino in fondo. Era un uomo eccezionale".