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Mancano 350 autisti per bus e tram a Milano, il personale Atm: “Tagliare le corse non risolve il problema”

A inizio ottobre Atm ha rimodulato le corse dei mezzi di superficie per sopperire alla mancanza di personale. La Rsu del deposito di via Novara ha inviato una lettera alla dirigenza dell’azienda sostenendo che queste misure “non risolvono il problema” ma “creano disservizio”.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto da LaPresse
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A inizio ottobre Atm, l'azienda che regola i trasporti locali milanesi, ha modificato le frequenze dei mezzi di superficie allungando le frequenze di 90 linee su 130. In questo modo, si sperava di scongiurare il problema della soppressione inaspettata delle corse, dovuto all'assenza di autisti in organico, allungando i tempi di attesa per i cittadini. Ora, però, una lettera firmata dai Rappresentanti sindacali unitari (Rsu) del deposito Atm di via Novara ha fatto sapere alla direzione che queste misure risultano "ad oggi insufficienti e si continua a sopprimere senza risolvere il problema, creando un disservizio all’utenza e difficoltà lavorative al personale".

Secondo gli ultimi dati comunicati da Atm, ad oggi mancherebbero all'incirca 350 autisti, cosa che ha portato l'azienda a rimodulare le corse per evitare soppressioni all'ultimo momento. Come riporta La Repubblica, nonostante il taglio che è stato eseguito a inizio mese le Rsu dei vari depositi continuano a denunciare cancellazioni improvvise, cosa che crea non pochi disagi per utenti e personale in servizio.

Non solo il deposito di via Novara, ma anche il deposito Sarca sarebbe "arrivato al collasso per la carenza di personale", scrive il personale Atm. Dai depositi Molise e San Donato, invece, arrivano denunce di richieste di lavoro straordinario e cambi improvvisi di turno per arginare la carenza di organico.

Nel frattempo, Atm negli ultimi mesi si è mossa per cercare di sopperire alla mancanza di personale. A settembre, l'amministratore delegato Arrigo Giana ha riaperto la trattativa con i sindacati per rivedere alcuni punti del contratto aziendale in modo da renderlo più appetibile. L'obiettivo dell'azienda è quello di ristabilire il pieno funzionamento entro i primi tre mesi del 2025.

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