Mamma investita a Milano, il camionista si è fermato dopo l’impatto: poi è ripartito e ha chiamato l’avvocato
È stata centrata in pieno da un tir e trascinata per più di dieci metri. Ma l'autista del mezzo pesante che ha ucciso sul colpo Rocio Espinoza Romero, 34enne che attraversava la strada con i suoi due gemelli di un anno in viale Serra a Milano, prima di darsi alla fuga si è fermato per qualche secondo. Per poi ripartire e allontanarsi a gran velocità dalla scena dell'incidente, come evidenziato dalle telecamere di sorveglianza e testimoniato dai numerosi automobilisti che suonavano disperatamente il clacson per fermare il camion pirata.
"Non mi sono accorto di niente, altrimenti mi sarei fermato a soccorrere quelle persone", ha dichiarato agli agenti di polizia che lo hanno arrestato poche ore dopo nei pressi di Arluno, nel Milanese, mentre come se niente fosse si era recato al lavoro. Ma l'impatto con la donna (e altre tre persone, i bimbi nel passeggino e la nonna dietro di loro) sulle strisce pedonali, che una volta capito cosa stava succedendo ha scagliato in avanti il passeggino per salvare i suoi due piccoli, è stato frontale, impossibile da non vedere. "E lei si sbracciava per fermare il camion", ha raccontato un testimone. "Urlava, agitava le braccia in aria".
Ma non solo. Secondo quanto emerso dalle indagini, negli istanti immediatamente successivi all'investimento l'autista del tir avrebbe contattato un avvocato. Prima di essere rintracciato e arrestato, avrebbe infatti provato a chiamare, senza ricevere risposta, il suo legale, e poi gli avrebbe inviato un messaggio Whatsapp. Il suo telefono ora è stato sequestrato per verificare se si trovasse davanti allo schermo del cellulare quando ha travolto e ucciso Rocio Espinoza Romero
Le analisi su alcol e droghe sul conducente, intanto, hanno dato esito negativo. Il 24enne, che non ha precedenti penali, sarà interrogato oggi dal gip Alberto Carboni.