Mamma e figlio morti durante il parto: ipotesi embolia o un problema con il sacco placentare
Andreea Michaela Antochi, la trentenne morta insieme al figlio durante il parto all'ospedale San Matteo di Pavia, potrebbe essere deceduta per un'embolia o un problema con il sacco placentare e il liquido amniotico. Questo potrebbe aver causato la crisi respiratoria. Sono queste le prime ipotesi al vaglio degli inquirenti che indagano su quanto successo nella struttura ospedaliera. La Procura ha infatti aperto un fascicolo dopo l'esposto presentato dal marito.
Si indaga per omicidio colposo e responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario. Per il momento è a carico di ignoti. Sono state inoltre disposte le autopsie.
La donna era residente a Villanterio con il marito Florin Catalin Lovin. Domenica era stata ricoverata al Policlinico. Durante il lungo travaglio, si è sentita male: ha avuto una crisi respiratoria ed è andata in arresto cardiaco. Nonostante i medici abbiano praticato tutte le manovre salvavita, non c'è stato nulla da fare. E, nemmeno il taglio cesareo, è riuscito a salvare il piccolo.
L'ospedale ha immediatamente avviato un'indagine interna: "Per tutta la nostra comunità questa è una giornata di lutto. La morte di una mamma e del suo bambino è un dramma dolorosissimo. Il nostro pensiero accorato è tutto rivolto a chi non c’è più e ci stringiamo a chi ne piange la scomparsa", hanno scritto.
"C’è un’indagine in corso a cui il nostro istituto garantisce piena collaborazione per i dovuti accertamenti. Per parte nostra, non possiamo fare altro che ribadire il valore e l’alta professionalità dei medici e di tutto il personale del San Matteo, che si dedicano con incredibile abnegazione a salvare vite e a farne nascere di nuove", hanno ribadito.