Maltrattamenti alle atlete di ginnastica ritmica: squalificata l’allenatrice
Il tribunale federale della Federazione ginnastica italiana avrebbe disposto la squalifica per un anno nei confronti di Stefania Fogliata, l'allenatrice accusata di presunti maltrattamenti nei confronti di otto atlete, tutte tra i dieci e i quattordici anni. L'inchiesta della Procura non è ancora chiusa: i magistrati sono in attesa delle relazioni dei consulenti tecnici.
Sospesa l'attività anche nell'accademia in cui insegnava l'allenatrice
Il tribunale federale avrebbe anche inibito per otto mesi l'accademia Nemesi di Calcinato (Brescia) dove saranno sospesi gli allenamenti e l'attività agonistica. L'accademia è stata fondata dall'allenatrice. La sospensione arriva per "responsabilità oggettiva nelle violazioni del Codice etico federale e del Codice di comportamenti sportivo del Coni".
Durante un'audizione, avvenuta davanti al Tribunale federale, Fogliata ha respinto le accuse. Avrebbe affermato di aver soltanto "interloquito, alcune volte, in maniera brusca e inopportuna con i genitori delle atlete, ma mai alla presenza di queste ultime". La squalifica sarebbe arrivata nonostante i giudici non abbiano ancora a disposizione gli atti del fascicolo penale.
L'allenatrice ha respinto le accuse
Per questo motivo, l'avvocato dell'allenatrice ha sottolineato l'impossibilità di poter articolare "una compiuta difesa", non essendo ancora disponibile il fascicolo delle indagini. Fogliata, davanti al giudice per le indagini preliminari, ha sottolineato di aver voluto bene alle sue atlete e assicurato di aver agito correttamente. Oltre alle otto ragazzine, per le quali l'allenatrice è sotto accusa, ce ne sarebbero oltre una decina che avrebbero confermato i presunti maltrattamenti.