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Maltempo, antisemitismo e criminalità: Milano è in crisi, ma Sala sa dire solo “speriamo”

Nella giornata di ieri Beppe Sala ha risposto a tre domande cruciali per Milano con un semplice “speriamo”, come se non fosse lui a dover gestire i problemi della città in qualità di sindaco. I quesiti erano sui continui allagamenti dovuti all’esondazione del Seveso, alla sicurezza e all’antisemitismo. Non proprio temi di poco conto.
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Ormai i giornalisti potrebbero anche risparmiarsi di rincorrere, in questi giorni perfino sotto la pioggia, Beppe Sala per provare a chiedere al sindaco di Milano una risposta, o quantomeno la sua opinione, sui temi cruciali per la città in questo momento. Tanto la sua risposta è sempre la stessa: "Speriamo che…". Eppure dovrebbe essere proprio il primo cittadino a proporre soluzioni e a dare risposte ai suoi concittadini. Perché è al sindaco che spetta il compito di provare a risolvere i problemi, invece di rimettersi alla speranza. Eppure, nella sola giornata di ieri, a ben tre domande diverse fra loro Sala ha risposto con un inutile "speriamo".

"Speriamo di resistere all'esondazione del Seveso"

Il primo "speriamo" e, forse, anche il più grave visto che il tema dipende unicamente dall'amministrazione comunale è arrivato quando, a margine di un evento, i giornalisti hanno chiesto al sindaco Sala come il Comune si stesse preparando al rischio di una nuova esondazione del fiume Seveso dopo quella del 31 ottobre, che non solo ha creato ingenti danni in tutta la città ma ha anche scatenato violenti polemiche sulla gestione dell'emergenza. Oltre al litigio fra Comune e Regione mentre i cittadini erano costretti a guadare le strade per andare a lavorare, sono arrivate infatti critiche anche da personaggi come Rocco Tanica. Sala, però, non ha fornito risposte precise, se non "aspettiamo l'aggiornamento dei bollettini" e poi: "Speriamo di resistere".

"Spero non ci siano gesti antisemiti a Milano"

Il secondo "speriamo" è arrivato alla fine della cerimonia di iscrizione del nome di Silvio Berlusconi al Famedio del Cimitero Monumentale (una scelta a cui il Comune ha aderito non senza polemiche da una parte della stessa maggioranza). Visto l'attuale crisi nel conflitto fra Israele e Palestina e la conseguente comparsa di scritte contro gli ebrei in alcune città della Lombardia e i cori durante alcune manifestazioni, una giornalista chiede a Sala: "Non si aspetta altri gesti antisemiti a Milano?". Anche in questo caso la risposta di Sala non è propriamente definitiva: "Spero proprio di no". Anche se poi ammette che "la domanda è giusta", "perché obiettivamente l'atmosfera è questa e noi (il Comune, Ndr) abbiamo cercato di mantenere un atteggiamento equilibrato".

Su questo è vero che il Comune può fare molto meno che sull'esondazione del Seveso, ma è anche vero che probabilmente i cittadini si aspettano di sapere che cosa le autorità stanno facendo per prevenire e, nel caso, sanzionare questi episodio. E il sindaco, che siede nel comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, ha il compito di lavorare di concerto con la forze dell'ordine anche su questo. E non solo rimettersi alla speranza.

"Spero che Flavio Briatore abbia denunciato"

L'ultimo "speriamo" di Sala di ieri (chissà se oggi ce ne saranno altri!) è arrivato in risposta a Flavio Briatore su uno dei temo che in questi ultimi mesi stanno tenendo maggiormente banco a Milano: la sicurezza in città. Il sindaco, commentando il video che l'imprenditore ha postato sui social per raccontare il tentativo di furto che avrebbe subito, ha risposto: "Spero sia andato in Questura oltre a dirlo sui social". È fuor di dubbio che sia necessario presentare formale denuncia alle autorità competenti in caso di furto, anche tentato. Ma se l'ennesimo cittadino, famoso e non, denuncia sui social che "non c'è nulla sotto controllo, Milano è una città pericolosa", forse una risposta dal sindaco la merita, anche di replica o smentita. A maggior ragione se risposte sulla sicurezza in città sono migliaia di cittadini ad aspettarle. E speriamo, questa volta davvero, che arrivino anche dal sindaco Sala.

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Giornalista dal 2012, attualmente sono capo area Milano a Fanpage.it. Già direttore responsabile di Notizie.it, lavoro nell'editoria digitale dal 2009. Docente e coordinatore dell'Executive Master in Digital Journalism dell'Università Umanitaria. Autore di tre libri inchiesta sulla criminalità organizzata. Nel 2019 ho vinto il "Premio Europeo di Giornalismo Giudiziario e Investigativo".
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