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Malpensa, aereo con italiani rimpatriati da Santo Domingo: ma a bordo ci sono anche 20 dominicani

Venti cittadini dominicani sono fermi all’aeroporto di Malpensa in attesa di rimpatrio dopo aver raggiunto l’Italia con un volo atterrato ieri mattina a bordo del quale avrebbero dovuto viaggiare solo cittadini italiani: il volo era stato infatti organizzato dal ministero degli Esteri insieme con la compagnia Neos per rimpatriare gli italiani rimasti bloccati a Santo Domingo a causa dell’emergenza Coronavirus.
A cura di Chiara Ammendola
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Sono venti i cittadini dominicani bloccati all'aeroporto di Malpensa atterrati ieri mattina con un volo proveniente dalla Repubblica Dominicana che avrebbe dovuto riportare in Italia gli italiani rimasti all'estero durante l'emergenza coronavirus. A bordo dello stesso volo, operato dalla compagnia aerea Neos in collaborazione con il Ministero degli Esteri, c'erano però anche venti cittadini dominicani che sono riusciti evidentemente a prenotare il volo in autonomia, al di fuori delle procedure eccezionalmente previste per i voli ‘rescue'.

Il volo organizzato dal ministero degli Esteri per rimpatriare gli italiani a Santo Domingo

Il volo NO996, atterrato a Malpensa e proveniente dalla Repubblica Dominicana, via L’Havana, fa parte di uno dei tanti organizzati proprio dalla Farnesina per rimpatriare gli italiani che si trovano tuttora all'estero. A bordo dunque non era affatto prevista la presenza di cittadini dominicani che non rientrano in quei paesi dai quali vi è libero accesso: il Ministro della Salute infatti ha previsto, al momento fino al 31 luglio, non solo la sospensione dei voli diretti ed indiretti, ma anche il divieto di ingresso in Italia per tutti coloro che nei 14 giorni  precedenti abbiano soggiornato o transitato in una serie di Paesi, fra i quali la Repubblica Dominicana.

I cittadini dominicani potrebbero restare in aeroporto fino a giovedì

La polizia ha quindi dovuto respingere i venti passeggeri, che rientreranno nella Repubblica Dominicana con il primo volo utile messo a disposizione per il  ritorno. "Sono in corso sforzi congiunti da parte del vettore e delle autorità nel tentativo di limitare quanto più possibile agli sventurati passeggeri una scomoda permanenza in aeroporto", chiarisce la questura. Nella giornata di lunedì si parlava di una attesa fino a giovedì.

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