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Malpensa, abusi su una hostess: sindacalista rinviato a giudizio e sospeso dalla Cisl

Un sindacalista è stato rinviato a giudizio e sospeso dalla Fit Cisl per l’accusato di violenza sessuale nei confronti di una hostess. I fatti risalgono alla primavera del 2018, da allora – come sostiene l’organizzazione – l’uomo non aveva più ruoli politici anche se le donne molestate sostengono che l’uomo continuava a essere presente a Malpensa.
A cura di Giorgia Venturini
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È stato rinviato a giudizio il sindacalista accusato di avere molestato un'assistente di volo nella primavera del 2018. L'uomo rivestiva un ruolo di rappresentanza nel settore del trasporto aereo della Fit Cisl e così la sigla sindacale ha deciso di provvedere con la sospensione. "Essendo venuti a conoscenza dell’avvenuto rinvio a giudizio – entra nei dettagli il sindacato del settore trasporti – del nostro rappresentante e vista la gravità delle accuse a lui rivolte, si è provveduto a sospendere, in via cautelativa, la sua iscrizione alla Fit Cisl". Ma c'è chi sostiene che già da tempo "non aveva più alcun ruolo politico già pochi giorni dopo la sua segnalazione". Dal sindacato hanno spiegato – come si legge sul Corriere della Sera – che questo tipo di provvedimento scatta solo nel caso in cui viene attivato un procedimento panale. Infine, la Fit Cisl tiene a precisare: "La nostra organizzazione è in prima linea nella difesa dei diritti dei soggetti più deboli e, conseguentemente, esprimiamo la più viva solidarietà a tutte le vittime di abusi. L’interesse primario è che venga fatta piena luce sull’accaduto e confidiamo nel lavoro della magistratura".

Altre hostess hanno testimoniato contro l'uomo

La fase dibattimentale così inizierà il prossimo 16 giugno: si sentiranno testimonianze di più hostess che accusano l'uomo di violenza sessuale. La denuncia che ha fatto aprire le porte è stata quella di una hostess norvegese che lo scorso 12 marzo 2018 ha presentato la denuncia raccontando che a Malpensa aveva avuto necessità di parlare con un sindacalista Cisl per alcuni problemi sul lavoro. Ma proprio la donna quando si è trovata da sola con l'uomo sarebbe stata vittima di molestie. L'organizzazione ha fatto sapere che l'uomo non aveva più un ruolo politico dopo che era scattata la denuncia, ma la versione delle donne molestate è un'altra: "Lui era lì – si legge sempre sul Corriere della Sera – aveva le chiavi degli uffici Cisl a Malpensa, e ha continuato a rappresentare il sindacato quantomeno nei gruppi Whatsapp dei lavoratori di alcune compagnie aeree".

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