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Maestro di scacchi a 10 anni, è Leonardo Vincenti il più giovane campione italiano di sempre

Abita in provincia di Bergamo il giovanissimo campione di scacchi Leonardo Vincenti, che a soli 10 anni ha già polverizzato ogni record. “Si allena ogni giorno online per almeno un paio d’ore, ma è il bambino più tranquillo del mondo”, il padre. “Semplicemente ama la scacchiera, e si diverte giocando”
A cura di Francesca Del Boca
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Leonardo Vincenti (Facebook Federazione Scacchistica Italiana)
Leonardo Vincenti (Facebook Federazione Scacchistica Italiana)

Lo chiamano già il piccolo principe della scacchiera. Così come enfant prodige, genio, maestro. A soli 10 anni, del resto, il piccolo Leonardo Vincenti ha già polverizzato ogni record: tra i 20 migliori scacchisti under 12 del mondo, ha scalato le classifiche internazionali in soli tre anni. Una passione nata quasi per caso. "Ha iniziato durante il lockdown, non potendo più fare attività all'aria aperta, e non si è più fermato", le parole del padre a La Stampa.

Oggi il giovanissimo bergamasco, residente a Mozzo, quando non va a scuola disputa tornei di altissimo livello tra Italia e Europa. Aggiudicandosi così anche il titolo di più giovane campione italiano di sempre, dopo la performance degli ultimi campionati di BudapestUn'ascesa che ha dell'incredibile, e ben pochi precedenti nella storia: l’attuale numero uno al mondo, il norvegese Magnus Carlsen, sfondò ad esempio nel 2002, quando aveva "già" 12 anni. 

Il segreto del suo successo? "Non amo perdere. Anzi, proprio non lo sopporto", le parole di Leonardo, sempre riportate da La Stampa. E, a quanto pare, un'educazione familiare particolare. Avvenuta attraverso giochi di potenziamento cognitivo come il cubo di Rubik, la costruzione di piccoli robot, pochi cartoni animati, zero televisione (ad esclusione di qualche match sportivo, tra tennis e Formula Uno) e sport come arrampicata, nuoto, calcio. "Abbiamo sempre cercato di crescere i nostri figli come pensatori", il commento del padre.

"Si allena ogni giorno online per almeno un paio d’ore con i suoi coach", continua a La Repubblica il padre del piccolo Leonardo, che appena iscritto all'accademia degli scacchi ha subito battuto un istruttore. "Ma è il bambino più tranquillo del mondo. Leonardo semplicemente ama gli scacchi e si diverte giocando, il che è la cosa più importante”.

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