Maestro d’asilo arrestato per violenza sessuale su 4 bimbi: l’ipotesi che le vittime siano di più
A pochi giorni dallo scatto delle indagini e dall'arresto del maestro d'asilo, in manette con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di quattro bimbi, si procederà con gli incontri protetti tra i minori e gli inquirenti per capire se le piccole vittime sono di più. Si procederà a sentire il racconto anche dei piccolo che hanno frequentato la prima scuola dove ha insegnato il maestro di 35 anni.
Come riferiscono fonti Fanpage, il 35enne era stato infatti allontanato dalla prima scuola per il "forte attaccamento" che aveva nei confronti dei piccoli. Non è chiaro se l'uomo fosse stato segnalato durante quella sua prima esperienza da insegnante, certo però è che era stato trasferito e non licenziato. Nel secondo asilo di Milano però non appena le sue colleghe hanno sentito i bambini pronunciare frasi sospette hanno fatto scattare immediatamente le segnalazioni e le indagini del Nucleo tutela donne e minori della Polizia Locale.
L'arresto un'ora dopo l'avvio delle intercettazioni
Le manette per il maestro di 35 anni sono scattate appena un'ora dopo avviate le registrazioni video e audio nell'asilo. Il 35enne infatti è stato subito sorpreso ad avere atteggiamenti intimi con uno dei piccoli: è stato così arrestato in flagranza di reato. I bambini hanno raccontato che il maestro abbassava a loro i pantaloni e li palpeggiava nelle parti intime.
Il provvedimento disciplinare da parte del Comune di Milano
Le indagini ora proseguiranno con tutti gli accertamenti del caso. Intanto dal Comune di Milano fanno sapere che sono pronti a intervenire con procedimenti disciplinari: "Nei confronti dell’insegnante di religione – assunto a tempo determinato, individuato nominativamente dal Servizio per l'insegnamento della religione cattolica della Arcidiocesi di Milano per l'anno educativo 22/23 – una volta acquisite dalla Procura le circostanze di reato, gli uffici comunali procederanno ad attivare anche i previsti provvedimenti disciplinari".
Palazzo Marino ha espresso vicinanza alle famiglie dei bimbi vittime del 35enne tenendo a precisare che "sono state repentine le segnalazioni avviate dalle educatrici alla Procura, così come l’azione del Nucleo tutela donne e minori della Polizia Locale che, su delega della Procura stessa, ha eseguito le indagini: cosa che ha consentito di intervenire in tempi rapidissimi".