Madre e figlia intossicate dal monossido di carbonio, la caldaia era rotta
Una donna di 90 anni è sottoposta a una terapia in camera iperbarica dopo essere rimasta intossicata dal monossido di carbonio nel suo appartamento al numero 20 di via Viviani a Crema (Cremona). Probabilmente a causa del malfunzionamento della caldaia, l'aria nell'abitazione è diventata irrespirabile durante la notte. A dare l'allarme è stata la figlia 62enne poco dopo le 6 di oggi, 1 aprile.
L'intervento dei soccorsi e il ricovero delle due donne
I primi a intervenire sul posto sono stati i sanitari del servizio di emergenza del 118, che ha preceduto di qualche minuto quello della squadra dei vigili del fuoco del distaccamento cittadino. I soccorritori sono entrati nell'abitazione e areato la casa.
All'interno c'era la 62enne che aveva dato l'allarme che accusava dei sintomi da intossicazione da monossido di carbonio, mentre ben più serie sono apparse le condizioni della madre 90enne. Entrambe sono state portate al pronto soccorso dell'ospedale di Crema. La più anziana delle due è stata poi trasferita al centro specializzato di Zingonia dove ha iniziato poco dopo la terapia nella camera iperbarica ed è in prognosi riservata.
La caldaia malfunzionante sarà sostituita
La causa più probabile dell'intossicazione è il malfunzionamento della caldaia del loro appartamento. L'impianto di riscaldamento era rimasto acceso tutta la notte, ma solo in mattinata la 62enne si è resa conto dell'area diventata ormai irrespirabile.
I vigili del fuoco hanno provveduto a mettere in sicurezza l'abitazione. Ora si attende l'intervento di un tecnico che dovrà sostituire la caldaia malfunzionante con una nuova.