Madalina Ghenea sarà parte civile al processo contro la sua stalker: “Darò i soldi in beneficenza”
La modella e attrice Madalina Diana Ghenea si è presentata questa mattina, martedì 17 dicembre, al Tribunale di Milano per chiedere al gup Roberto Crepaldi di costituirsi come parte civile nel procedimento penale per atti persecutori che vede imputata una 45enne. La donna, per anni rimasta ignota, l'avrebbe stalkerizzata sui social inviando minacce e offese anche a familiari, amici e collaboratori della 37enne. "Mi sconvolge il fatto che si tratti di una donna perché fra noi donne, sono anche mamma, il supporto ci deve essere", ha dichiarato Ghenea, "spero che questa mia lotta porti a qualcosa di buono". Il prossimo 28 gennaio il giudice deciderà se rinviare a giudizio la 45enne per atti persecutori.
I messaggi offensivi contro Ghenea
Stando a quanto ricostruito dalle indagini, dietro quell'account Instagram che molestava Ghenea con minacce e commenti offensivi ci sarebbe una donna di 45 anni domiciliata a Limbiate. A partire dal 2021, inoltre, avrebbe creato anche altri profili falsi con cui avrebbe preso di mira anche i registi Paolo Sorrentino, Paolo Genovese e Ridley Scott.
La 45enne, di nazionalità rumena come Ghenea, ha sempre respinto le accuse a suo carico. Tempo fa, durante un interrogatorio, aveva spiegato che qualcuno le aveva rubato uno zaino che all'interno conteneva un foglio su cui aveva scritto le password dei suoi vari account social. La donna, dunque, afferma di non essere stata lei a scrivere quei messaggi.
Ghenea: "Non mi ha guardata in faccia"
Fosse stata "innocente, e se davvero come lei ha detto, le hanno rubato le password dei suoi account per poi usare i suoi profili e che non era in grado di fare" quello per cui è accusata, "quanto meno avrebbe detto qualcosa, avrebbe chiesto scusa", ha affermato Ghenea. La 37enne, invece, descrive il primo incontro con la sua presunta stalker come "non piacevole, ho provato un vuoto nello stomaco, non mi ha nemmeno guardata in faccia".
Al termine dell'udienza, il giudice Crepaldi ha accolto la richiesta dell'avvocato di Ghenea, Michele Morenghi, e di sua madre ammettendole come parti civili al procedimento. "Nel caso in cui dovessi ricevere un risarcimento lo devolverò in beneficienza", ha affermato l'attrice. L'udienza è stata aggiornata al 28 gennaio per le eventuali repliche. Dopodiché, il gup dovrà decidere se archiviare il caso o rinviare a giudizio la 45enne per stalking.