Macherio, sparò durante un inseguimento: per il carabiniere chiesta la condanna a 4 anni e 8 mesi

Sparò un colpo di pistola durante un inseguimento avvenuto nella mattinata del primo settembre 2017 a Macherio, in provincia di Monza e Brianza, e ora rischia una condanna a 4 anni e 8 mesi di carcere per tentato omicidio. Questa la richiesta del pubblico ministero Rosario Ferracane nei confronti dell'appuntato dei carabinieri che esplose il colpo contro il 47enne che scappò ai militari fuggendo su un suv per non sottoporsi ad un accertamento sanitario obbligatorio.
Il pm chiede 4 anni e 8 mesi di carcere
Secondo quanto ricostruito, il proiettile sparato dall'appuntato, un uomo di 34 anni, ha raggiunto l'automobile sulla quale stava viaggiando il fuggitivo, colpendolo tra la spalla e il collo. Secondo l'accusa, tale proiettile avrebbe potuto ucciderlo se non fosse uscito dalla parte opposta del corpo. Queste le parole del pm: "Provo imbarazzo e amarezza nel dover procedere non contro un criminale incallito ma contro un rappresentante dell’Arma che tutti dobbiamo ringraziare per il lavoro che quotidianamente svolge. Ma l’appuntato doveva salvaguardare e proteggere la persona offesa, invece ha messo in atto una violenta azione offensiva sparando a distanza ravvicinatissima e mirando ad altezza d’uomo". I legali dell'imputato, al contrario, hanno chiesto l'assoluzione del loro assistito, poiché il carabiniere avrebbe tentato di far scendere il fuggiasco dal suv senza fortuna e, anzi, rimanendone ferito. Solo allora avrebbe sparato. Queste le loro parole: "Ha sparato dall’alto verso il basso, rischiava di colpire un passante se sparava alle gomme dell’auto o in aria. Il proiettile ha però preso una traiettoria non voluta a causa della destabilizzazione dovuta all’impatto con il vetro del finestrino. Quindi l’appuntato rischia di essere condannato per avere fatto il suo dovere".