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Macchinista Trenord scoperto col green pass scaduto durante il turno: lui va a casa, treno soppresso

Ieri mattina, mercoledì 27 ottobre, alla stazione Garibaldi di Milano un macchinista di Trenord aveva al momento dei controlli il green non valido. Per questo motivo è stato interrotto il suo servizio e di conseguenza soppresso il treno. A denunciare quanto accaduto è il sindacato OR.S.A. Ferrovie Lombardia: per l’organizzazione la decisione dell’azienda violerebbe la normativa che disciplina i controlli della certificazione. Trenord spiega a Fanpage.it che per un’azienda di mobilità con lavoratori che non hanno una sede fissa e considerato che l’App proposta per i controlli non registra alcun dato, è impossibile verificare se qualsiasi dipendente sia già stato sottoposto a controllo. In ogni caso si stanno effettuando tutte le verifiche necessarie sulla situazione verificatesi ieri.
A cura di Ilaria Quattrone
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Immagine di repertorio
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Green pass scaduto durante il turno e di conseguenza interruzione del lavoro e soppressione del treno: è quanto successo ieri mattina, mercoledì 27 ottobre, alla stazione Garibaldi di Milano a un macchinista di Trenord. A denunciare quanto accaduto è il sindacato OR.S.A. Ferrovie Lombardia. Stando a quanto affermato dal segretario regionale Adriano Coscia, la decisione dell'azienda violerebbe la normativa che disciplina i controlli della certificazione. Trenord spiega però che per un'azienda di mobilità e considerato che l'App proposta per i controlli non registra alcun dato, è complesso verificare se qualsiasi dipendente sia già stato sottoposto a controllo.

Le accuse del sindacato

La norma alla quale il sindacato fa riferimento è contenuta nelle Faq della Presidenza del Consiglio: "Il green pass deve essere valido nel momento in cui il lavoratore effettua il primo accesso quotidiano alla sede di servizio e può scadere durante l'orario di lavoro, senza la necessità di allontanamento del suo possessore". Coscia ha così deciso di chiedere dei chiarimenti al ministero del Lavoro, alla Prefettura e al Garante della Privacy. Ha infatti inviato una lettera così da avere delucidazioni in merito: "L'impropria interpretazione delle norme ha causato, tra l’altro, la soppressione del treno, con conseguente grave disagio per i cittadini".

La posizione di Trenord

Dall'azienda fanno sapere a Fanpage.it che i controlli vengono fatti a campione. "Per un'azienda di mobilità e per dipendenti che non hanno una sede fissa, è impossibile stabilire o ricordare chi avesse già fatto il controllo". L'App prevista dal Governo – continua Trenord – infatti non archivia alcun dato del green pass né tanto meno è possibile sapere, al momento del controllo, per quante ore la certificazione sia valida o da quanto tempo sia scaduto. Per ovviare a problemi simili a quanto accaduto ieri, Trenord spiega a Fanpage.it di considerare valida la documentazione che ogni dipendente volontariamente vuole mostrare per consentire agli addetti di verificare quando sia stato eseguito un tampone rapido o molecolare. E proprio a tal proposito il sindacato afferma che l'uomo sarebbe in grado di provare l'orario di scadenza del green pass. Questo potrebbe in caso aiutare le verifiche che Trenord sta effettuando.

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