L’urto con l’auto dei carabinieri, la caduta di Ramy Elgaml e i documenti della polizia locale: cosa sappiamo
Un fascicolo di 40 pagine compilato dalla Polizia Locale di Milano descrive secondo per secondo gli attimi dell'incidente in cui ha perso la vita Ramy Elgaml, il 19enne morto la notte dello scorso 24 novembre dopo un inseguimento con i Carabinieri. Nel documento di cui Fanpage.it è entrato in possesso le valutazioni della polizia sono accompagnate dalle immagini di due telecamere montate sui pali della luce all'angolo tra via Ripamonti e via Quaranta, dove è avvenuto lo schianto. Sono le stesse che si vedono nei video resi pubblici pochi giorni fa dal Tg3.
La descrizione della Polizia comincia con le immagini delle 4:03:29. Un furgoncino nero non identificato procede lentamente su via Ripamonti e viene superato dalla moto, il T-Max con a bordo Ramy e Fares, seguita a distanza ravvicinata dalla gazzella dei Carabinieri. Per oltrepassare il furgoncino, i due veicoli invadono la corsia dell'opposto senso di marcia, correndo paralleli a una pensilina per la fermata dei tram. Vicino all'incrocio con via Quaranta la pensilina finisce e la strada si allarga: la moto e l'auto si spostano sulla sinistra, continuando a procedere nella carreggiata del senso opposto. Qui escono dall'inquadratura della prima telecamera.
Nei video della seconda telecamera il motorino è ancora fuori dall'inquadratura ma compare un fascio di luce, verosimilmente emesso dal faro dello scooter: lo si vede per qualche attimo proiettarsi parallelo ai binari sull'asfalto, ma poi, alle 4:03:38, subisce uno spostamento improvviso verso sinistra. È in questo istante che i due veicoli sarebbero entrati in collisione. La relazione, subito dopo questo passaggio, fa riferimento a dei "punti di contatto" rilevati sullo scooter di Fares, per poi continuare a descrivere i fotogrammi.
Alle 4:03:39 il motorino con a bordo i due ragazzi entra nell'inquadratura della seconda telecamera e, un secondo dopo il contatto con l'auto, lo si vede perdere l'"assetto di marcia". La moto frena e comincia a piegarsi verso sinistra. Dietro lo scooter, a poca distanza, frena anche la macchina.
Inclinandosi, lo scooter cambia direzione verso sinistra. Poco dopo recupera l'"assetto di marcia" e lascia il segno di una frenata per terra. La gazzella gli sta dietro, vicinissima. La moto percorre ancora pochi centimetri verso il marciapiede e alle 4:03:40, dopo due secondi dal contatto con la gazzella, cade sul fianco sinistro lasciando i primi segni di strusciamento sull'asfalto. Ramy perde l'equilibrio e mentre cade per terra è raggiunto dalla macchina in frenata.
La moto scivola sul marciapiede, sdraiata sul fianco sinistro. Anche l'auto comincia a salire sul marciapiede e Ramy scompare sotto la parte anteriore della gazzella, che procede ancora in avanti sul marciapiede prima di fermarsi definitivamente.
Il fascicolo della Polizia sembra così confermare, seppur non lo dica espressamente, il contatto tra lo scooter e la macchina dei carabinieri. In un altro documento di 4 pagine compilato dalla Polizia Locale e consultato da Fanpage.it, invece parla espressamente di una collisione tra i due veicoli a causa della quale lo scooter sarebbe caduto: "Quando entrambi i veicoli si trovavano nell'area di manovra dell' intersezione, si verificava la collisione laterale tra la parte anteriore del fianco sinistro del veicolo ‘B' (l'auto, ndr) e la parte posteriore del fianco destro del veicolo ‘A' (lo scooter, ndr). A causa di tale urto, il motociclo Yamaha T Max si ribaltava al suolo sul fianco sinistro ed avanzava sulla platea stradale fino alla posizione di quiete in cui e' stato trovato. In tale frangente gli occupanti venivano sbalzati a terra".