Elezioni comunali a Milano, Majorino: “Se sapremo stare uniti il centrosinistra sarà favorito”
Manca ancora qualche anno alla partita delle comunali post Beppe Sala a Milano. Ma il centrodestra già guarda al futuro e già da tempo butta sul tavolo una serie di possibili "big" in lizza per la poltrona di Palazzo Marino, con tanto di nome e cognome.
L'ultimo? È Maurizio Lupi, ex assessore cittadino con il sindaco Gabriele Albertini per la neonata Forza Italia di Silvio Berlusconi e ministro delle Infrastrutture dei Trasporti per i governi Letta e Renzi: il suo nome, nei giorni scorsi, è stato fatto da Ignazio La Russa in persona, presidente del Senato e numero due del governo Meloni. "Una persona sicuramente scaltra. La sintesi della destra di Formigoni e Moratti", per il capogruppo del Partito Democratico in Regione Lombardia Pierfrancesco Majorino.
La Russa si sbilancia su Maurizio Lupi come prossimo candidato sindaco per il centrodestra a Milano. È un profilo temibile?
Io credo che la destra sceglierà più avanti il suo candidato, ma immagino che Lupi sarà nella rosa dei papabili. La destra a Milano ha ovviamente una sua base di consenso, quindi sarebbe naturalmente una candidatura seria.
Cosa potrebbe succedere, con un avversario come Lupi?
Ricordo che in questi anni abbiamo sempre vinto le elezioni. Non solo alle amministrative, che Sala nel 2021 ha stravinto, ma persino alle politiche del 2022, alle elezioni regionali e alle europee. Quindi, lo dico senza boria e con grande rispetto, io sono molto fiducioso.
Sempre La Russa: "Senza Sala, uomo di centro, a sinistra sarà sempre peggio".
Le sparate del Presidente del Senato sono semplice propaganda. È semmai un simbolo di degrado della vita delle istituzioni il fatto che la seconda carica dello Stato si lasci andare a battute del genere. La Russa a parte, per quel che riguarda il centrosinistra sono convinto che se sapremo stare uniti, individuare per tempo la persona da candidare e parlare di futuro della città non saremo solo i favoriti, ma faremo cose molto utili per Milano.
Il centrodestra non sembra aver paura a sbilanciarsi… e il centrosinistra?
Noi governiamo bene a Milano dal 2011, e di questo dobbiamo essere consapevoli e orgogliosi. La persona da candidare credo vada individuata tra un anno o giù di lì, mi auguro con il metodo delle primarie.
Come dovrebbe essere il profilo ideale? Nel segno della continuità di Beppe Sala?
Il dibattito continuità/discontinuità non mi appassiona… semmai ci sono dei temi su cui serve molta radicalità, e non passi incerti.
Quali?
Penso alle grandi questioni di questo tempo, dalla lotta alle diseguaglianze alla sostenibilità, e a temi molto concreti che riguardano la vita concreta e quotidiana. Penso ad esempio a come rendere questa città più sicura per le ragazze e le donne la sera, una città che sia sempre vivibile, vitale e vissuta. Come sostenere le giovani coppie con figli in una Milano che può sperimentare nuove politiche per le famiglie. Come far sì che nei quartieri sia favorita la pratica sportiva e la cultura, perché oggi mandare un ragazzino a giocare a calcio in una società costa davvero troppo.
Credo inoltre si debba osservare con grande grande interesse, sulle questioni della Casa, del welfare, del lavoro, la ricchezza delle proposte che arriva dalla città. La sanità, anche per colpe della destra lombarda, è ad esempio in una condizione di difficoltà profonda, credo che chi governerà la città dovrà necessariamente dialogare con medici, infermieri, lavoratori.
A oggi, visto il nome di Maurizio Lupi, Pierfrancesco Majorino sarebbe disposto a candidarsi?
Personalmente ritengo che dei nomi dovremo parlare tra un po'. Ora dobbiamo concentrarci su alleanza, idee per la città, coinvolgimento delle persone.