
Nella notte tra venerdì 8 settembre e sabato 9 a San Vittore Olona (Milano) un uomo di 58 anni ha sparato a un ragazzo di 17 anni. Il 58enne ha raccontato di aver sentito alcuni rumori provenire dal giardino e di aver trovato così il 17enne. Ha quindi preso una pistola e ha sparato due colpi in aria per spaventarlo e poi, vedendolo scappare, due colpi alle spalle. Il primo proiettile ha causato al giovane una ferita sotto l'ascella. L'altro alla mano destra. È stato lo stesso proprietario di casa poi a chiamare le forze dell'ordine e raccontare quanto era accaduto.
Alcuni sosterranno che il gesto del 58enne, a prescindere dagli eventuali risvolti penali della vicenda, sia stato lecito perché, in fondo, ha solo estratto un'arma convinto di trovarsi di fronte un ladro. Invocheranno quindi la legittima difesa. Ma questa non è la solita storia di un cittadino che spara contro un malvivente che, almeno in potenza, aveva intenzione di derubarlo o aggredirlo. In questo caso, infatti, ci sono diverse cose che non tornano e che rendono l'episodio ancora più grave: l'età del ragazzo, il fatto che fosse disarmato, che non avrebbe né aggredito l'uomo né lo avrebbe minacciato, che sia stato colpito alle spalle, che il 58enne fosse esperto di armi e soprattutto la versione che l'adolescente ha fornito alle autorità.
La vittima, che è ricoverata all'ospedale Niguarda di Milano, ha infatti raccontato di essersi nascosto in quel giardino perché stava scappando da una rissa. Una spiegazione che, come precisato a Fanpage.it, è in fase di accertamento. Dalle prime ricostruzioni, sembrerebbe poi che il 58enne – dopo aver esploso i primi due colpi – abbia intimato al giovane di stare fermo. Il ragazzo lo avrebbe fatto, però poi spaventato avrebbe provato a scappare. Da lì, l'esplosione degli altri due colpi.
Ora bisognerà attendere le perizie balistiche per comprendere se abbia sparato ben quattro proiettili tutti per errore o intenzionalmente. Certo, è difficile credere alla possibilità che una persona esperta di armi – oltre a quella utilizzata quella sera, ne sono state sequestrate altre detenute regolarmente – e appassionata di tiro sportivo e di caccia spari per errore, ma è giusto per ora lasciare il beneficio del dubbio almeno fino a quando non saranno completati gli accertamenti degli inquirenti.
Questo episodio non fa che dimostrare come la propaganda della destra, culminata poi nella riforma del 2019, sia pericolosa. Quanto accaduto a San Vittore Olona è infatti conseguenza di voler ampliare la rosa dei casi in cui la difesa è ritenuta legittima. Questo ha dato la possibilità a moltissimi cittadini di poter sparare a un ladro realizzando così il mantra del leader della Lega Matteo Salvini: "La difesa è sempre e comunque legittima". Anche quando nessuno è attaccato, come in questo caso.
La possibilità data con la riforma non ha fatto che alimentare l'idea che farsi giustizia da soli sia l'unico modo possibile per averne. Nessuno è minimamente preoccupato dalle conseguenze penali. Infatti, per quanto la riforma sia discutibile, bisogna ricordare che la legge afferma che la difesa per essere considerata legittima debba essere proporzionata all'offesa: deve esserci quindi pericolo di un'aggressione.
Ma per coloro che sono stati legittimati a utilizzare un'arma per sparare a chi entra in casa propria è un elemento di poco conto. E la dimostrazione è data proprio dal caso di San Vittore Olona dove non c'era alcun pericolo per il proprietario di casa che di fronte a sé ha trovato solo un ragazzino di appena 17 anni, spaventato, disarmato e senza alcuna intenzione di rubare.
