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L’uomo che ha investito e ucciso un 15enne a Garbagnate era già stato fermato tre volte, una da ubriaco

Aveva precedenti ed era già stato fermato per guida in stato di ebrezza Bogdan Pasca, il 32enne che ieri sera a Garbagnate ha investito a tutta velocità due quindicenni che attraversavano sulle strisce: il primo, V.C., è morto, mentre l’amica che era con lui si trova in prognosi riservata.
A cura di Francesca Del Boca
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Aveva precedenti per lesioni, stupefacenti, ricettazione, minacce e guida senza patente Bogdan Pasca, il 32enne che ieri sera a Garbagnate ha investito a tutta velocità due quindicenni che attraversavano sulle strisce, di ritorno da una gelateria: il primo, V.C., è morto, mentre l'amica che era con lui si trova ricoverata in prognosi riservata, dopo un violento trauma cranico. Il conducente, arrestato per omicidio stradale dai Carabinieri, era senza patente e aveva un tasso alcolemico pari al doppio di quello consentito.

La guida senza patente e in stato di ebrezza

L'uomo, secondo quanto emerso dagli accertamenti delle forze dell'ordine, in passato era già stato fermato tre volte per guida senza patente, un documento che il giovane aveva conseguito in Romania e poi mai convertito una volta trasferitosi a Milano: nel 2016, nel 2017 e nel 2020. Durante quest'ultimo controllo, il 32enne era risultato anche positivo all'alcol test. 

L'uomo era inoltre affidato in prova ai servizi sociali proprio per alcuni di quei reati di cui s'era macchiato, in particolare per lesioni e maltrattamenti. Aveva il permesso di uscita dalle 6 alle 23, una mezz'oretta prima dell'ora dello schianto. Possibile che stesse rientrando, dopo aver bevuto: il tasso alcolemico registrato era superiore a 1 grammo per litro.

Dopo l'incidente a Garbagnate

Pasca, adesso recluso nel carcere di San Vittore, si trovava alla guida del furgone Transit che utilizzava per lavorare, intestato all'azienda di costruzioni di Paderno Dugnano in cui era assunto. "Non mi lasciare", l'avrebbero sentito dire i testimoni sul luogo, mentre dopo l'impatto tentava di soccorrere il 15enne riverso sull'asfalto di via Kennedy, ormai già in arresto cardiocircolatorio. "Dai che ce la fai, svegliati", le sue parole. Inutili, dal momento che V.C. morirà negli istanti successivi, dopo mezzora di tentativi di rianimazione andati a vuoti.

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