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Omicidio di Giulia Tramontano

“L’unico pentimento è il suicidio”: cos’ha detto Impagnatiello nel secondo interrogatorio sul femmincidio di Giulia

Appena terminato il secondo interrogatorio, l’avvocato di Alessandro Impagnatiello ha spiegato ai microfoni di Fanpage.it che il 30enne ha detto che “l’unico pentimento è quella di togliersi la vita”.
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Si è concluso nella mattinata di oggi venerdì 2 giugno il secondo interrogatorio a Alessandro Impagnatiello, il 30enne in carcere con l'accusa di aver ucciso la compagna 29enne Giulia Tramontano, incinta di sette mesi. Ai microfoni di Fanpage.it l'avvocato Sebastiano Sartori, legale dell'indagato, ha precisato: "Ha confermato tutto e nell'interrogatorio ha aggiunto altri particolari. Non ha smentito". E ha aggiunto: "Inizia a percepire la realtà in cui si è trovato, è una situazione angosciante e terribile".

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L'avvocato ha ribadito che il 30enne gli ha riferito che "l'unico pentimento è quella di togliersi la vita". Crede quindi che non si siano altre soluzioni di pentimento che il suicidio. Il legale ribadisce che il 30enne è molto provato. L'avvocato infine ha poi riferito che "il barman ha negato la premeditazione e ha detto che ha fatto tutto da solo", ha concluso l'avvocato.

Alessandro Impagnatiello
Alessandro Impagnatiello

La versione di Alessandro Impagnatiello

Alessandro Impagnatiello ha confessato l'omicidio pochi minuti dopo che la scientifica ha trovato tracce di sangue sui gradini di casa. Durante le prime parole ha indicato dove si trovava il corpo di Giulia Tramontano. Nel primo interrogatorio davanti alla pm di Milano Alessia Menegazzo l'indagato ha raccontato la sua versione dei fatti: ha confermato che stava portando avanti due relazioni ed entrambe le donne non sapevano dell'esistenza dell'altra. Quando scoprono tutto, le ragazze si sono date appuntamento nel pomeriggio di sabato 27 maggio davanti all'Armani Bamboo bar dove Alessandro lavorava.

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Giulia dopo l'incontro torna a casa e incontra il suo compagno. Alessandro Impagnatiello ha raccontato che lei trovava in cucina a prepararsi la cena, lui era in sala. Giulia le avrebbe detto "che la vita per lei era diventata pesante e non riusciva più a vivere", sostiene Alessandro. È in quel momento che la 29enne avrebbe iniziato "a procurarsi dei tagli sulle braccia". A quel punto lui le ha preso il coltello e l'ha colpita. Una versione che però non convince gli inquirenti e richiederà tutti gli accertamenti del caso.

Per la Procura c'è la premeditazione perché prima di incontrare per l'ultima volta Giulia il 30enne aveva cercato su internet alcuni particolari per come sbarazzarsi del corpo.

(All'articolo ha collaborato Giorgia Venturini)

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