L’ultimo messaggio vocale di Carol alla madre: “Sono impegnata con il lavoro, ma passo presto a trovarti”
Ha la data del 10 gennaio l'ultimo messaggio vocale di Carol Maltesi alla madre. Poi il silenzio: o meglio, dal 24 gennaio in poi a scrivere messaggi alla madre, fingendosi la 26enne, è Davide Fontana, il 42enne in carcere con l'accusa di aver ucciso a martellate la ragazza prima di dividerne il corpo in 15 parte. Per due mesi Fontana ha finto di essere Carol rispondendo a messaggi di amici e parenti. Senza mai però rispondere alle chiamate. La madre di Carol, in una intervista rilasciata al programma tv "La Vita in diretta", racconta che il 24 gennaio le è arrivato un messaggio della figlia: "Mamma sono a Dubai per lavoro, mi trattano bene. Torno tra qualche giorno poi vado direttamente a prendere il bambino". Si scoprirà poi essere Davide Fontana. Quel giorno Carol è già morta. La donna sente la voce della figlia l'ultima volta il 10 gennaio quando riceve il suo ultimo messaggio vocale. Alla domanda della madre se passa a trovarla, Carol risponde così: "Per due settimane sono molto impegnata per il lavoro. Quando poi passo a prendere **** (si riferisce al figlio), passo".
Davide Fontana si fingeva Carol e rispondeva ai messaggi
Per due mesi l'indagato continua la sua vita di tutti i giorni, va al lavoro e tiene il suo sito da food blogger. Risponde ad amici e parenti. Rassicura chi cerca Carol raccontando che a Dubai la trattano tutti molto bene ma per le leggi del posto non può fare chiamate. Passano settimane. L'ex compagno e padre del figlio di Carol, inizia a preoccuparsi quando per il compleanno del figlio la 26enne non risponde alla video chiamata. Qualcosa che invece la 26enne faceva sempre, soprattutto con suo figlio. L'ex compagno dirà poi che in quell'occasione stava cercando di rivolgersi al consolato. Poi la notizia del ritrovamento del corpo e infine l'identificazione.
Il legale della madre della vittima: Carol non aveva mai parlato di Davide Fontana
"La mamma – spiega a Fanpage.it il legale della famiglia Maltesi, l'avvocato Manuela Scalia – non sapeva neanche che fosse il vicino di casa, non ha mai sentito parlare di quest'uomo. Non aveva proprio idea, era stata qualche volta a casa della figlia ma non lo aveva mia visto. D'altra parte, Carol, sapendo che la madre non sta bene, aveva un senso di protezione nei suoi confronti. Non voleva magari farla stare in ansia". Poi l'avvocato più volte ha tenuto a sottolineare che tra madre e figlia c'era un ottimo rapporto, "si sentivano sempre. La madre chiamava la figlia con il soprannome "micia" e negli ultimi mesi ha sempre scritto e cercato Carol".