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L’ultimo messaggio di Lidia, uccisa dal compagno: “Più conosco gli uomini più amo gli animali”

“Più conosco gli uomini, più amo gli animali”. Così scriveva su Facebook Lidia Peschechera, meno di un mese prima di venire uccisa dal compagno 28enne, reo confesso. L’omicida ha strangolato Lidia nell’abitazione della donna a Pavia: poi per tre giorni ha vissuto col cadavere in casa ed è quindi fuggito a Milano, dov’è stato fermato. Lidia, 49enne grande amante degli animali e attivista, aveva rivelato ad alcune amiche di voler allontanare il giovane compagno per via di atteggiamenti violenti.
A cura di Francesco Loiacono
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Lidia Peschechera (Facebook)
Lidia Peschechera (Facebook)

"Più conosco gli uomini, più amo gli animali". Suonano tristemente profetiche le parole scritte sul proprio profilo Facebook da Lidia Peschechera lo scorso 19 gennaio. Neanche un mese dopo, il 12 febbraio, Lidia, 49enne animalista, è stata strangolata in casa sua dal compagno 28enne, col quale da poco aveva iniziato una relazione sentimentale. L'omicida reo confesso, Alessio N., è stato fermato in un ostello di Milano, dopo aver vissuto per tre giorni in casa col cadavere di Lidia e aver inviato dei messaggi dal suo telefonino, nel tentativo di non destare sospetti. Adesso si trova in carcere a Pavia, accusato di omicidio volontario aggravato.

Lidia aveva confidato di voler allontanare il compagno violento

Sembra che Lidia, che era stata sposata e si era separata dall'ex marito, avesse rivelato ad alcune amiche l'intenzione di allontanare da casa sua il 28enne, un ragazzo senza fissa dimora e con problemi di alcolismo, per via di alcuni suoi atteggiamenti violenti. L'omicidio, stando a quanto confessato dall'omicida agli inquirenti, sarebbe avvenuto al culmine di una lite: il 28enne ha strangolato Lidia e poi ha messo il suo corpo senza vita nella vasca da bagno, continuando per tre giorni a vivere nella sua casa in via Depretis a Pavia prima di fuggire a Milano, dove è stato fermato.

Lidia Peschechera (Facebook)
Lidia Peschechera (Facebook)

Un'amica: Sei stata la voce di chi voce non aveva, alla fine ti è stata tolta

Se dal punto di vista delle indagini l'omicidio di Lidia sembra essere stato già pienamente risolto, resta naturalmente il grandissimo dolore di tutti coloro che conoscevano la vittima dell'ennesimo femminicidio. In particolare per alcuni suoi messaggi che, ragionano adesso a posteriori alcuni conoscenti, potevano essere interpretati come richieste di aiuto rimaste inascoltate. Affranto dal dolore in particolare il mondo animalista, che solo pochi giorni fa aveva vissuto la tragedia dell'incidente stradale in cui erano morti Elisabetta Barbieri e Federico Tonin. Lidia Peschechera era infatti un'animalista convinta, presidente dell'associazione no profit "Pets in the city" per la protezione degli animali e in prima linea in molte battaglie animaliste. Tantissimi i messaggi di cordoglio apparsi sulla sua pagina Facebook. Tra i tanti quelli di una donna che, a proposito di uno degli ultimi messaggi scritti da Lidia, ricorda: "Avevi proprio ragione tu… gli animali per i quali insieme a noi hai lottato in tutti questi anni non ti avrebbero mai tradito… morire per mano di un uomo, che diceva di amarti è una cosa orribile…. tu che sei stata la voce di chi voce non aveva, alla fine la voce ti è stata tolta".

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