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L’ultima storia di Pierpaolo Bodini sulla seminatrice che l’ha ucciso a 18 anni, la madre: “Amava i trattori”

Il giovane, ex studente all’istituto agrario di Codogno (Lodi), è rimasto schiacciato dalla caduta di un pesante componente di una seminatrice mentre lavorava in una cascina di Brembio. La passione del 18enne per i mezzi agricoli e per i campi coltivati:”È morto facendo quello che amava di più”
A cura di Francesca Del Boca
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Pierpaolo Bodini in una foto del suo profilo Instagram
Pierpaolo Bodini in una foto del suo profilo Instagram

Trattori, mietitrici, zappatrici, seminatrici. Erano queste le grandi passioni di Pierpaolo Bodini, il 18enne di Brembio (Lodi) morto schiacciato da un mezzo agricolo stamattina intorno alle 9.30, mentre era impegnato nei campi dell'azienda agricola Bassanetti.

Ex studente all'istituto agrario sui banchi del Tosi di Codogno, il giovanissimo operaio preferiva ormai da un anno il profumo della terra, del fieno e soprattutto i grandissimi macchinari che ogni giorno si trovava a manovrare tra le cascine e le aree coltivate del Lodigiano. Gli stessi che oggi l'hanno ucciso sul colpo, non lasciandogli scampo: a togliergli la vita è stata proprio la seminatrice che il 18enne, orgoglioso, aveva da poco postato sul proprio profilo Instagram. Proprio qui, sulla sua pagina social, Pierpaolo raccontava ogni giorno il suo amore per il lavoro in campagna e per i panorami della Bassa Padana attraverso video, foto e immagini di ogni genere, tra ruote e motori.

Pierpaolo Bodini morto sul lavoro a 18 anni

Secondo una prima ricostruzione Pierpaolo Bodini, insieme a un collega di 20 anni soccorso in stato di choc, stava proprio effettuando alcuni interventi di manutenzione sulla seminatrice nel piazzale della cascina di via Cavour quando un pezzo del mezzo si sarebbe staccato, travolgendolo in pieno mentre preparava la macchina per la semina del pomeriggio. Sul caso è stato aperto adesso un fascicolo da parte della Procura di Lodi; sono all'opera anche i carabinieri della compagnia di Codogno e gli esperti dell’Ats, che dovranno verificare il rispetto delle norme di sicurezza sul posto di lavoro.

Chi era Pierpaolo Bodini

Il ragazzo, classe 2006, lavorava nella cascina del Lodigiano da circa un anno, sui terreni che di un tempo erano di proprietà del nonno. Viveva a Brembio con i genitori, che lavorano entrambi nell'ambito della panificazione (impiegato in fabbrica il padre, negoziante in paese la madre), e una sorella 20enne, Giulia. Aveva lasciato la scuola al quarto anno per dedicarsi completamente all'agricoltura. "È morto facendo quello che amava di più", ha detto la madre fuori dal cancello dell'azienda agricola, a poche ore dalla tragedia. "Quel mestiere era davvero la sua passione, quello che desiderava". Così anche la zia Gigliola: "È fortuna di pochi, quella di trovarsi a fare ciò che si ama davvero fare".

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