Lukaku e altri giocatori in hotel a festeggiare, l’Inter smentisce: “Non era una festa ma una cena”
Ci sono nuovi sviluppi circa la vicenda che ha riguardato l'attaccante dell'Inter Romelu Lukaku e altri giocatori nerazzurri (Achraf Hakimi, Ivan Perisic e Ashley Young) scoperti la notte scorsa dai carabinieri in un hotel in centro a Milano intenti a festeggiare il compleanno del bomber nerazzurro. Secondo quanto riportato dall'Ansa, alcune fonti vicine all'Inter avrebbero comunicato che la ricostruzione del caso sarebbe diversa da quanto emerso.
La ricostruzione dell'Inter: Nessuna festa, era una cena
I giocatori, infatti, non avrebbero preso parte ad una festa illegale, bens' avrebbero raggiunto una cena già iniziata prolungatasi oltre il dovuto. Lukaku e gli altri tre, in più, avrebbero dovuto dormire presso la struttura per non violare il coprifuoco. Nella ricostruzione fornita dall'Inter, alcuni di loro però avrebbero deciso di pernottare all'hotel, il The Square, ma di fare ritorno alle proprie abitazioni. Cosa non possibile, in quanto si può cenare all'interno di un albergo solamente se vi si ha anche una camera prenotata e, dunque, lì si dorma. Quindi, mentre si avvicinavano ai propri veicoli, sono stati intercettati dai carabinieri che li hanno dunque identificati prima di procedere alle sanzioni. Per quanto riguarda la questione della presunta festa, le medesime fonti del club spiegano che si sarebbe trattato di un equivoco. I militari intervenuti, infatti, avrebbero trovato un regalo in mano all'attaccante belga, che oggi compie 28 anni, appena consegnatogli da uno dei partecipanti alla cena. Per questo motivo, i carabinieri avrebbero capito che si trattasse di una festa abusiva. L'Inter, dunque, ha deciso di non sanzionare i suoi giocatori. A questo punto è probabile anche che non ci siano ripercussioni tecniche in vista della partita di sabato contro la Juventus. Antonio Conte potrebbe decidere di non punirli ed averli tutti a disposizione per il big match.