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Luisa Spreafico morta investita da una coppia che poi è fuggita: cosa rischiano i pirati della strada

Sarebbe una donna e suo marito a bordo dell’auto che ha investito le 69enne Luisa Spreafico che è poi morta in ospedale: alcuni testimoni avrebbero riferito che la coppia si sarebbe fermata a chiamare i soccorsi per poi allontanarsi solo in secondo tempo.
A cura di Giorgia Venturini
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Luisa Spreafico (foto da Facebook)
Luisa Spreafico (foto da Facebook)

Sarebbe stata una donna di sessantenne alla guida del mezzo che ha investito Luisa Spreafico, la 69 anni morta a seguito dell'impatto lunedì scorso a Bartesate di Galbiate, in provincia di Lecco. La sessantenne era in auto con il marito: alcuni testimoni avrebbero riferito che la coppia si sarebbe fermata a chiamare i soccorsi per poi allontanarsi solo in secondo tempo. Sono ancora in corso le indagini per capire l'esatta dinamica dei fatti: la donna potrebbe dover rispondere anche di omissione di soccorso.

Luisa Presafico era stata trasportata d'urgenza all'ospedale Manzoni di Lecco, qui è stata operata subito ma le lesioni cerebrali erano troppo gravi. I medici del reparto di Rianimazione ne hanno dichiarato il decesso nel pomeriggio del 26 giugno.

La vittima era molto conosciuta Spreafico a Galbiate. Era originaria proprio della frazione di Bartesate ed era attiva nella comunità. Don Andrea, parroco di San Leonardo a Malgrate, la ricorda come "una donna estroversa, piena di vitalità, aveva una grande empatia e sapeva legare con le persone". Da diverso tempo ricopriva il ruolo di presidente del Movimento Terza Età. Luisa Spreafico lascia il marito e tre figli.

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