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Covid 19

Luino, sono 22 i positivi al Coronavirus nel focolaio dell’ospedale: “Situazione delicata e urgente”

Sono saliti a ventidue i contagiati dal Covid nel focolaio dell’ospedale di Luino, paese in provincia di Varese. Lo ha confermato anche Franco Compagnoni, candidato sindaco e medico, che ha parlato di una situazione molto grave che può ulteriormente aggravarsi. Compagnoni ha poi sottolineato le condizioni pietose in cui i suoi colleghi sono costretti a lavorare.
A cura di Filippo M. Capra
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Al termine della seduta del Consiglio comunale indetto per discutere della situazione relativa al focolaio dell'ospedale cittadino, il candidato sindaco, nonché medico, Franco Compagnoni, ha spiegato che "la situazione del nostro ospedale è delicata e quella del Pronto soccorso davvero urgente da affrontare".

La conferma di Compagnoni, medico di Luino: Situazione molto grave

Compagnoni ha confermato quanto si è letto sui contagi all'interno del nosocomio, sottolineando che "situazione è anche più grave perché le persone coinvolte nel focolaio erano 15 stamattina (ieri, ndr), ma ora sono 22 e potrebbero crescere". Tra i contagiati, cinque sono medici ed altri sono del personale infermieristico. Proprio questo è l'aspetto che "preoccupa molto perché fare a meno di questo personale genera problemi". Durante il suo intervento, il medico ha aggiunto che "il Pronto soccorso è nelle stesse condizioni di 38 anni fa e questo dovrebbe essere rivisto perché la medicina di questa struttura è uno sbaraglio istantaneo". I suoi colleghi che lavorano all'interno del nosocomio, quindi, non vivrebbero una protezione adeguata, inducendo i medici "a scappare" vista la mole di lavoro e le condizioni nelle quali deve essere svolto.

Chirurgia bloccata e tamponi per tutti

Compagnoni ha poi avvisato che "quando la nostra generazione dinosaurica non ci sarà più, la situazione diventerà ancora più grave". Sarà quindi compito del sindaco "picchiare come un fabbro perché dipenderà dalla volontà politica cambiare". Nei prossimi giorni tutto il personale sarà sottoposto a tampone per verificare la presenza o meno del Covid nel loro organismo, poiché la stragrande maggioranza dei contagiati è risultato asintomatico. Per il momento la chirurgia è ferma, a meno di urgenze improrogabili.

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