Lucio Corsi e il suo legame con il quartiere Niguarda: qual è la sua trattoria milanese preferita
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Sarà il menù scritto a mano, saranno le tovaglie di carta alla buona o sarà forse il vino della casa che non manca mai: difficile dire che cosa il cantante Lucio Corsi, secondo classificato al Festival di Sanremo con la canzone "Volevo essere un duro", ami di più dell'Antica Trattoria Ambrosiana, posto rustico e sincero nella zona Niguarda di Milano, dove l'artista vive da anni. Non a caso è proprio in questo ristorante di quartiere, definito da Lucio il suo luogo del cuore, che il cantante ha riunito i giornalisti per la sua conferenza stampa prima della partenza verso la kermesse ligure.
E a chi, durante un'intervista, gli ha chiesto cosa avrebbe fatto dei fiori di Sanremo, ha risposto: "Devo portarne un po’ a Giusy, la cuoca della trattoria di Niguarda, una mia seconda famiglia a Milano. Me li ha chiesti e glieli porto con piacere”.
Con la sua perlinatura in legno e le grosse cornici appese alle pareti, l'Antica Trattoria Ambrosiana di via Paulucci sembra proprio uscita direttamente dagli anni Sessanta. Un'atmosfera simile a quella che Lucio potrebbe aver respirato nel ristorante della nonna, aperto alla fine degli anni Cinquanta a Castiglione della Pescaia, in provincia di Grosseto. Corsi infatti non nasconde mai le sue radici maremmane, trapiantate nel capoluogo lombardo per cercare fortuna con la sua musica.
Sul web si dice che abbia girato diverse zone di Milano da quando si è trasferito. Ciò che è certo è che ora risiede in modo stabile nel quartiere Niguarda, che sembra essere molto contento di ospitarlo. Il bar Sun Strac, un chiosco nel parco Nord, negli scorsi giorni gli ha dedicato un post su Facebook: "In gara a Sanremo c'è un certo Lucio Corsi, un ragazzo della Maremma che però ha scelto di mettere radici proprio qui a Niguarda, nel nostro quartiere. E a noi questa cosa piace".