Lucia Finetti, la cartomante che ha ucciso il marito in auto: cancellato l’ergastolo, condanna a 22 anni
I giudici della Corte d'Assise d'Appello di Milano hanno ridimensionato la pena per la cartomante milanese Lucia Finetti, condannata per aver ucciso con 14 coltellate il marito Roberto Iannello, 55 anni, dopo una lite in auto nel quartiere Baggio il 12 giugno 2021. Il verdetto: niente più ergastolo, ma 22 anni di carcere.
In primo grado la Corte d'Assise aveva infatti condannato la donna all'ergastolo dopo aver escluso, al termine di una perizia psichiatrica, eventuali incapacità di intendere e volere. In primo grado era stata esclusa anche l'aggravante della premeditazione contestata dall'accusa, ma era rimasta quella del vincolo coniugale.
Ora i giudici hanno accolto, in parte, la tesi dei difensori, che puntavano nella prevalenza delle attenuanti sull'aggravante del vincolo familiare. Nel corso del processo d'appello è stato così chiuso un accordo tra l'imputata e le parti civili.
"Non ho fatto nulla, non ricordo. Se l'ho fatto è stato per legittima difesa, perché lui era furioso per questioni di soldi", si era difesa in un primo momento la donna, casalinga con la passione per la cartomanzia. "Una reazione del tutto abnorme, ingiustificata e priva di qualsivoglia empatia umana rispetto ad una vicenda, del tutto comune ed usuale, per quanto dolorosa, quale la fine di una relazione amorosa", secondo i giudici della Corte d'Assise di Milano.
La donna, insomma, non aveva accettato il termine della storia con il marito, un matrimonio durato ben 23 anni. L'uomo infatti, secondo quanto ricostruito durante il processo, aveva intenzione di chiedere la separazione e di portare avanti la relazione extraconiugale che da tempo intratteneva con una collega di lavoro.
Il delitto è avvenuto nell'abitacolo della macchina: Lucia Finetti, quel giorno d'estate, aveva incontrato il marito con la scusa di prendere qualche lezione di guida dopo anni e anni di inattività, nonostante vivessero un periodo di crisi in case separate. Poi le 14 coltellate, sotto gli occhi di alcuni passanti che avevano prima assistito al litigio e poi alla fuga della donna insanguinata, inseguita per qualche metro dal marito che poi si era accasciato a terra.