Lucia Cipriano, uccisa e fatta pezzi dalla figlia: trovato il dna di un uomo sulle armi usate per mutilarla
Rosa Fabbiano, la donna accusata di aver ucciso l'anziana madre Lucia Cipriano e di aver mutilato il suo cadavere, sarà rinviata a giudizio davanti alla Corte di Assise di Milano. Per il momento Rosa Fabbiano è l'unica imputata per l'omicidio, la mutilazione e la soppressione della madre. Il Ris di Parma ha trovato su alcuni reperti il profilo genetico maschile ignoto: questi oggetti sarebbero stati utilizzati per la mutilazione dell'anziana donna.
Le analisi svolte dai Ris di Parma
Il Ris di Parma ha depositato i risultati degli accertamenti biologici: oltre al dna della vittima e dell'imputata, hanno isolato il profilo genetico di un uomo. La Procura ha quindi deciso di svolgere ulteriori indagini per capire se, oltre all'imputata che non ha mai confessato l'omicidio, ci sia un altro responsabile: soprattutto se sia stato coinvolto nello smembrato del cadavere o se abbia partecipato al suo omicidio.
Il corpo della donna trovato in una vasca
Il corpo della donna era stato trovato a Melzo il 26 maggio 2022. L'anziana era però morta almeno due mesi prima: il cadavere era stato trovato nella vasca da bagno di casa della madre. Dalle indagini dei carabinieri, era emerso che Cipriano era stata adagiata in vasca e poi coperto con un telo in cellophone che era stata fissato ai bordi della vasca con il nastro adesivo. Il cadavere è stato poi mutilato con una "lama per seghetto" e una sega.
A trovare il cadavere della donna era stata l'altra figlia, arrivata da Trento, perché non riusciva più a parlare con lei. La sorella le aveva detto che le condizioni di salute della madre erano peggiorate e che l'aveva portata in casa sua per poterla accudire.