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L’ospedale di Brescia rassicura sulla variante nigeriana: “Situazione sotto controllo”

Il paziente con variante nigeriana è stato isolato dieci giorni fa: stando a quanto appreso da Fanpage.it, la persona è stata presa in carico dall’Agenzia per la tutela della Salute di Brescia che avrebbe già condotto l’indagine epidemiologica isolando i contatti stretti. Al momento quindi la situazione sarebbe sotto controllo.
A cura di Ilaria Quattrone
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Dal punto di vista clinico ed epidemiologico il paziente, risultato positivo al Covid-19 e alla variante nigeriana, non verserebbe in gravi condizioni di salute. Stando a quanto appreso da Fanpage.it la variante è stata isolata dieci giorni fa su una persona che è stata presa in carico da Ats Brescia. La stessa agenzia ha già condotto l'indagine epidemiologica sui contatti stretti che sono stati messi in isolamento e che al momento non presenterebbero sintomi.

La variante isolata a Brescia

Nella mattinata di oggi infatti Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia e direttore del Laboratorio di Microbiologia dell'Asst Spedali Civili di Brescia ha affermato: "Per la prima volta in Italia abbiamo isolato il virus portatore di queste mutazioni che preoccupano perché potrebbero conferire resistenze ai vaccini". Il direttore ha spiegato che la variante è stata rilevata durante alcune analisi di campioni biologici prelevati su alcuni pazienti di controllo: "Adesso bisogna verificare se è stato questo paziente a portare la variante sul territorio o se sta già circolando". Ha inoltre spiegato che dopo aver isolato il virus si cercherà di capire se la variante rispetto al ceppo originario presenti una maggiore aggressività e se sarà resistente al vaccino.

In Lombardia il 64 per cento dei casi riguardano la variante inglese

Sempre nella giornata di oggi la vicepresidente regionale e assessore lombardo al Welfare Letizia Moratti ha spiegato che il 64 per cento dei nuovi casi in Lombardia riguardano la variante inglese. Tra i campioni analizzati sono stati infatti rilevate: 18 varianti di origine sudafricana, 10 brasiliane, 578 inglesi e 372 compatibili con una delle tre varianti.

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