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Lorenzo Maffeis uccide il fratello durante una lite: “Mi sono solo difeso, non volevo”

Una lite tra fratelli a Mozzo (Bergamo) finisce in tragedia: il minore tra i due, Lorenzo Maffeis, dovrà ora rispondere omicidio volontario aggravato dal legame di parentela. Disposta l’autopsia.
A cura di Francesca Del Boca
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Gianluca Maffeis, 31 anni
Gianluca Maffeis, 31 anni

"Mi aveva messo le mani al collo, ho reagito. Non volevo, mi sono solo difeso". E così Lorenzo Maffeis, 26 anni, ha ucciso il fratello maggiore Gianluca, 31 anni, morto dopo quattro giorni in ospedale dove era stato ricoverato in gravissime condizioni dopo la lite scoppiata nella casa di Mozzo (Bergamo): il giovane uomo, ora ai domiciliari, dovrà ora rispondere omicidio volontario aggravato dal legame di parentela. Nel frattempo, è stata disposta l'autopsia sul corpo della vittima. "Aveva chiesto più volte di vedere il fratello in ospedale, è una vicenda straziante", il commento dell'avvocato Rosario Coppola. "Una tragedia che si aggiunge alla tragedia".

La lite tra fratelli finita in tragedia

Davanti al gip, il 31enne ha fornito una primissima ricostruzioni dei fatti. E ha raccontato di essere andato in una discoteca di Seriate con il fratello maggiore, quella sera: è lì che quest'ultimo, forse complice l’alcol e un disagio psicologico documentato dalla frequentazione del Cps, inizia a litigare con un cliente del locale. L’altro lo allontana, lo convince a tornare a casa. Ma già nel parcheggio iniziano i problemi, con Gianluca che colpisce e minaccia continuamente il fratello. Durante il tragitto in auto con altre persone a bordo, però, sembra placarsi, e nel giro di pochi minuti si addormenta.

La ricostruzione della dinamica

Tutto finito? Per niente. Una volta tornati a casa, dove li attende la madre, il battibecco tra i due continua: sono le 5 del mattino. Gianluca colpisce Lorenzo in cucina, stendendolo con due pugni in volto che gli provocano la frattura del setto nasale. Lorenzo, in tutta risposta, cerca di fermarlo cingendogli le braccia intorno al corpo. Cadono ambedue a terra, battendo la schiena.

Gianluca scalcia e prende per il collo il fratello minore, nel tentativo di strozzarlo. Lui cerca di staccarlo, senza riuscirci. Preso dal panico e dal dolore, anche Lorenzo stringe le mani intorno al collo di Gianluca, che a quel punto va in arresto cardiaco. La mamma, richiamata dalle urla, nel frattempo scende dalla camera da letto e si precipita in cucina. "Chiama aiuto", grida quando vede il figlio minore sul pavimento, senza più conoscenza. Al telefono con il 118, il 26enne tenta il massaggio cardiaco per rianimare il fratello. Niente da fare. Le condizioni di Gianluca appaiono fin da subito disperate: è in coma irreversibile. 

"Ha sempre fatto di tutto per lui"

"Lorenzo voleva un gran bene al fratello maggiore, ha sempre tentato di aiutarlo", è stata la testimonianza di alcuni conoscenti, dopo aver appreso la notizia. "Ha sempre fatto di tutto per lui". "Ho sentito le ambulanze verso le 5. Ho pensato che quando si fosse sentito male, poi verso le 11 ho visto qui fuori anche i carabinieri", le parole invece di un vicino di casa. "Ma ci metto la mano sul fuoco, non lo ha fatto apposta. È impossibile".

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