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Covid 19

Lombardia zona rossa a Natale e Capodanno: tutti gli spostamenti consentiti

Tra il 24 e il 27 la Lombardia sarà in zona rossa per poi tornare in zona arancione dal 28 al 30 dicembre e di nuovo in rossa dal 31 dicembre al 3 gennaio. Un cambiamento, previsto dall’ultimo “decreto Natale” del governo, che limiterà di molto gli spostamenti. In questo periodo sarà comunque possibile visitare parenti e amici seguendo però delle regole molto rigide.
A cura di Ilaria Quattrone
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Con l'avvicinarsi del Natale, l'Italia si trova costretta a fare i conti con il repentino cambiamento di regole in materia di contrasto al Coronavirus. L'approvazione del "decreto Natale" da parte del Governo inserisce la Lombardia, come tutte le altre regioni italiane, nella zona rossa tra il 24 e il 27 dicembre, in quella arancione tra il 28 e il 30 dicembre, di nuovo in quella rossa tra il 31 e il 3 gennaio, in arancione il 4 gennaio e ancora in rossa il 5 e 6 gennaio. Un cambio di colori che crea confusione sugli spostamenti consentiti nelle festività e che ha portato l'Esecutivo a fornire ulteriori chiarimenti. In Lombardia, come in tutti gli altri territori, sarà possibile muoversi solo in determinate condizioni così da evitare assembramenti e limitare le possibilità di contagio. Le misure infatti sono indispensabili per allontanare il rischio di una terza ondata e chiunque le violi sarà sanzionato con una multa che andrà dai 400 ai mille euro.

I rientri alla residenza, domicilio o abitazione

Tra il 24 dicembre e il 6 gennaio, sia in zona rossa che in arancione, sarà sempre possibile rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione anche se si trova in una Regione diversa. Sarà possibile ricongiungersi a partner e coniugi, purché vivano nella stessa regione di residenza, domicilio o abitazione e sarà inoltre sempre possibile muoversi per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità senza distinzione tra giorni e orari. Sarà consentito a un solo nucleo familiare convivente di spostarsi verso seconde case purché queste siano nella propria Regione e non in un'altra.

Le visite ai parenti e amici fuori dalla Regione

La possibilità di visitare amici o parenti invece cambia in base ai giorni, al luogo di partenza e alla destinazione. Dal 21 dicembre e fino al 6 gennaio non ci si potrà muovere dalla Regione in cui si vive o in cui si ha la residenza: non si potrà quindi fare visita a parenti e amici se questi si trovano in una regione diversa dalla Lombardia o spostarsi per motivi di turismo. Lo spostamento in un'altra Regione è consentito solo per comprovati motivi. Tra questi rientra anche la possibilità per genitori separati di potersi spostare in comuni o regioni diverse per trascorrere le feste con i figli minorenni o la possibilità di assistere persone non autosufficienti.

Gli spostamenti in zona rossa

Nella Lombardia zona rossa le visite ad amici e parenti all'interno del territorio saranno consentiti con particolari regole. Dal 24 al 27 dicembre e dal 31 dicembre al 3 gennaio si potrà visitare una volta al giorno amici e parenti, anche in altri Comuni, tra le 5 del mattino e le 22 e nel limite massimo di due persone. Le persone che si sposteranno potranno portare con sé i figli minori di 14 anni, le persone disabili o non autosufficienti che vivono con loro. In zona rossa rimangono comunque vietati tutti gli altri spostamenti se non per motivi di lavoro, salute o necessità o per rientrare nella propria residenza, domicilio o abitazione.

Gli spostamenti in zona arancione

Dal 28 al 30 dicembre e il 4 gennaio la Lombardia sarà invece zona arancione. Ci si potrà spostare liberamente fra le 5 e le 22 all'interno del proprio Comune e fuori da questo solo per motivi di necessità o per far visita a parenti e amici sempre nel limite massimo di due persone o sempre prima del coprifuoco nazionale. Una particolare deroga è prevista per chi vive in un comune fino a 5mila abitanti: i cittadini di questi territori potranno spostarsi liberamente – anche per motivi di turismo – entro i trenta chilometri dal confine del proprio Comune (quindi anche in un'altra regione) con il divieto di spostarsi però verso i capoluoghi di provincia.

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