video suggerito
video suggerito

Lombardia zona arancione, riaprono negozi, parrucchieri e centri estetici: chiusi ristoranti

Col passaggio della Lombardia in zona arancione, da lunedì 12 aprile riaprono tutti i negozi, inclusi i parrucchieri e i centri estetici. Restano invece chiusi, per quanto riguarda il servizio al tavolo o al bancone, bar e ristoranti: consentito solo l’asporto e il domicilio. Ecco tutte le nuove regole valide per la Lombardia.
A cura di Francesco Loiacono
1.176 CONDIVISIONI
Immagine

Boccata d'ossigeno per tutti i titolari di negozi e attività commerciali in Lombardia. Da lunedì 12 aprile, col passaggio della Lombardia in zona arancione, tutti i negozi possono riaprire. Le saracinesche delle attività ritenute non essenziali e di alcuni servizi alla persona erano chiuse dallo scorso 15 marzo, quando la Lombardia come buona parte dell'Italia era finita in zona rossa. Per quasi un mese commercianti, ma anche parrucchieri e centri estetici sono dovuti rimanere chiusi: rispetto alle scorse zone rosse, il governo ha infatti deciso anche per la chiusura anche di alcuni servizi alla persona in precedenza rimasti aperti nella zona di massime restrizioni.

I negozi che riaprono in Lombardia zona arancione

Da lunedì 12 aprile non ci saranno più limitazioni al tipo di attività commerciale svolta. Nel rispetto dei protocolli di sicurezza, possono tornare a lavorare anche parrucchieri e centri estetici, così come negozi di abbigliamento, gioiellerie e tutte le altre attività commerciali finora rimaste chiuse, senza alcuna limitazione per quanto riguarda i codici Ateco.

Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.

Restano chiusi bar e ristoranti: solo asporto e domicilio

Discorso a parte per bar e ristoranti: il servizio ai tavoli o al bancone resta vietato, così come resta sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione e nelle loro adiacenze. Resta consentito l'asporto dalle 5 alle 22 (dopo scatta il coprifuoco) e il domicilio senza limiti di orario. L'asporto è però vietato dalle 18 per i bar senza cucina (attività con codice Ateco 56.3).

Cosa cambia in Lombardia zona arancione

Con il passaggio della Lombardia in zona arancione diminuiscono anche le restrizioni per gli spostamenti. È consentito muoversi liberamente all'interno del proprio comune nel rispetto del coprifuoco (tra le 5 e le 22), mentre chi abita in paesi con meno di cinquemila abitanti può spostarsi in un raggio di 30 chilometri (anche in altri comuni o regioni), purché non si rechi in un capoluogo di provincia. Tornano ad essere consentite anche le visite a parenti o amici: lo si può fare una sola volta al giorno, fino a un massimo di due persone per volta oltre a eventuali figli minori di 14 anni o altri minorenni o disabili a carico. Tutti gli altri spostamenti (fuori dal Comune o dalla Regione o nell'orario di coprifuoco) sono possibili solo per comprovati motivi di salute, lavoro o necessità. È sempre consentito il rientro alla residenza o al domicilio e il raggiungimento delle seconde case, a meno che non si trovino in regioni che con proprie ordinanze hanno emanato divieti specifici.

1.176 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views